18 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Governo

Astensione o voto contrario: Forza Italia pronta a opporsi al governo Lega-M5s

Il senatore Schifani: «Stiamo riflettendo, decideremo in base al premier». La deputata Bergamini: «Faremo opposizione vigile»

Silvio Berlusconi e Renato Schifani nell'aula del Senato
Silvio Berlusconi e Renato Schifani nell'aula del Senato Foto: ANSA/ALESSANDRO DI MEO ANSA

ROMA - Come ha detto Roberto Maroni, nel pieno caos politico dato dalle trattative in corso tra Lega Nord e Movimento 5 stelle, una cosa sembra ormai certa: «Il centrodestra come lo conoscevamo non esiste più». A confermare le parole del big leghista sono arrivati due nomi pesanti di Forza Italia, il senatore Renato Schifani e la deputata Deborah Bergamini. E se non ci sono dubbi sul fatto che il partito di Silvio Berlusconi sarà all'opposizione del nuovo esecutivo, c'è da capire se sarà un'opposizione battagliera o, diciamo così, dialogante. A influire sulla decisione finale, più che i punti del contratto del governo del cambiamento, sarà il nome del premier e della squadra di ministri. Forza Italia, quindi, ha deciso di non entrare in partita, evidentemente spaventata dalle «pulsioni populiste e sovraniste» ha spiegato Renato Schifani «che ci porteranno a un pericolosissimo isolamento in Europa».

Schifani: «Un governo che non durerà»
«L'astensione è certa. Stiamo riflettendo sulla non partecipazione al voto o addirittura sul voto contrario» ha spiegato Renato Schifani in un'intervista a LiveSicilia. «Su queste due opzioni incideranno certamente la scelta del premier, la squadra dei ministri e il programma di governo. Anche se su quest'ultimo verificheremo se alle enunciazioni programmatiche può corrispondere la loro attuabilità in termini finanziari». Schifani ammette poi di dubitare che tale governo possa durare l'intera legislatura e spiega: «Sono convinto che da un lato le pulsioni populiste e sovraniste ci porteranno a un pericolosissimo isolamento in Europa. Dall'altro lato, le differenze programmatiche su alcuni punti significativi del loro messaggio e la insostenibilità economico-finanziaria di alcune loro ricette daranno vita breve a questo esperimento».

Il futuro di Forza Italia? «Ripartiamo da Berlusconi»
Infine, sul futuro per Forza Italia l'ex presidente del Senato si dice fiducioso, a partire da Silvio Berlusconi, la cui riabilitazione «sicuramente risveglierà molti entusiasmi sopiti e darà la carica anche a certa classe dirigente nazionale scoraggiata perché il futuro ritorno in Parlamento nazionale o europeo di Berlusconi costituisce una garanzia di prosecuzione della nostra storia». E poi perchè «mi sembra di rivivere uno scenario simile al biennio 2006-2008. Dopo due anni di grande opposizione, facemmo capitolare Prodi per poi stravincere le elezioni del 2008. Sono certo che il ruolo di opposizione ci gioverà perché abbiamo dimostrato in passato di saperla fare. Per poterci presentare alla prima occasione nazionale come forza responsabile moderata e non populista in grado di mantenere gli impegni assunti con responsabilità e senso della misura senza ingannare nessuno».

Da Forza Italia «opposizione vigile a Salvini e Di Maio»
Netta anche la posizione dei deputati di Forza Italia, che tramite Deborah Bergamini, responsabile comunicazione del partito, ai microfoni del Tg2 hanno spiegato che «Forza Italia farà un'opposizione vigile a questo governo. Siamo il primo movimento di opposizione rappresentato in Parlamento e sentiamo tutta la responsabilità di avere un'unica bussola a guidarci: quella dell'interesse nazionale, dell'interesse dei nostri concittadini, delle famiglie, delle imprese italiane».