23 aprile 2024
Aggiornato 10:00
Governo

I tre punti dei renziani che uniscono il Pd (o almeno sperano...)

Un breve documento predisposto dai renziani sui quali è partita una raccolta di firme tra i parlamentari e i membri della Direzione del Pd

Il segretario del Pd Maurizio Martina
Il segretario del Pd Maurizio Martina Foto: ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI ANSA

ROMA - Niente "conte interne" alla Direzione di domani: lo "stallo" politico è "frutto dell'irresponsabilità" di M5s e centrodestra. Dunque sì al confronto ma niente fiducia "a un governo guidato da Salvini o Di Maio». Sono questi i tre punti di un breve documento predisposto dai renziani sui quali da ieri è partita una raccolta di firme tra i parlamentari e i membri della Direzione del Pd. Al momento sarebbero state raccolte le firme di 77 deputati su 105 e 39 senatori su 52. Tra i firmatari anche i capigruppo Delrio e Marcucci. "Siamo parlamentari eletti con il PD e membri della Direzione - esordisce il Documento - Proveniamo da storie e percorsi diversi. Non sappiamo se il prossimo congresso ci vedrà sulle stesse posizioni o se, del tutto legittimamente, sosterremo candidati diversi. Pensiamo tuttavia che tre punti chiave ci uniscano in modo forte":

  1. "Crediamo dannoso fare conte interne nella prossima Direzione. È più utile riflettere insieme sulla visione che ci attende per le prossime sfide e sulle idee guida del futuro del centrosinistra in Italia.
  2. Crediamo che lo stallo creato dal voto del 4 marzo sia frutto dell'irresponsabilità del Centrodestra e del Movimento Cinque Stelle che con la loro campagna elettorale permanente hanno messo e stanno continuando a mettere in difficoltà il nostro Paese. 
  3. Crediamo che il PD debba essere pronto a confrontarsi con tutti, ma partendo dal rispetto dell'esito del voto: per questo non voteremo la fiducia a un governo guidato da Salvini o Di Maio. Significherebbe infatti venire meno al mandato degli elettori democratici. È utile invece impegnarci a un lavoro comune, insieme a tutte le altre forze politiche, per riscrivere insieme le regole del nostro sistema politico-istituzionale".

Anche Renzi firma
Anche Matteo Renzi ha firmato il "documento Guerini». Il Pd alla direzione di domani deve perseguire «l’unità» e non perdersi in «polemiche inutili» dice Renzi nella sua enews. «Alla luce di questo ho invitato tutti gli amici del Pd all’unità anche in vista della direzione di domani. Lorenzo Guerini ha proposto questo documento (molto sobrio, nello stile che è proprio di Lorenzo) per evitare polemiche. Io l’ho firmato come molti altri parlamentari e membri di Direzione: no al Governo Di Maio o Salvini, sì a lavorare insieme sulle regole del gioco, no a polemiche inutili».