25 aprile 2024
Aggiornato 08:30
Parlamento

Perché M5S rivendica la presidenza della commissione speciale al Senato

Lo ha annunciato il capogruppo Toninelli: "È molto importante, il Parlamento deve lavorare bene"

Il leader M5S Luigi Di Maio.
Il leader M5S Luigi Di Maio. Foto: ANSA / CESARE ABBATE ANSA

ROMA - I Cinque Stelle rivendicano al Senato la presidenza della commissione parlamentare speciale chiamata al controllo su atti di governo e al lavoro legislativo urgente nelle more della nascita delle nuove commissioni permanenti. «La commissione speciale è molto importante e penso che al Senato la presidenza spetti al Movimento 5 Stelle, per cominciare a ragionare in modo serio di politica economica, nel rispetto del voto popolare», ha dichiarato a Montecitorio il presidente dei senatori M5s Danilo Toninelli. "Noi vogliamo andare al governo del Paese con Luigi di Maio premier e un programma chiaro da attuare, a partire dal tagli ai costi della politica, dei vitalizi, lotta alla corruzione, lavoro e fisco» ha aggiunto Toninelli. «Penso che questo sia il modo migliore per rispettare il voto degli elettori il 4 marzo», ha aggiunto.

Stop casta
Proprio a proposito dei vitalizi, Di Maio ha scritto sul blog dei pentastellati: «La settimana scorsa si sono concluse le votazioni dei componenti degli uffici di Presidenza della Camera e del Senato. Tutti gli eletti del MoVimento 5 Stelle hanno mantenuto la parola data e hanno rinunciato completamente al doppio stipendio che spetterebbe a chi assume queste cariche. In primis Roberto Fico, il primo Presidente della Camera a rinunciare a oltre 4.000 euro al mese di stipendio, poi Maria Edera Spadoni e Paola Taverna (vicepresidenti di Camera e Senato), Riccardo Fraccaro e Laura Bottici (questori di Camera e Senato), infine Azzurra Cancelleri, Mirella Liuzzi, Carlo Sibilia, Vincenzo Spadafora, Gianluca Castaldi, Michela Montevecchi, Sergio Puglia e Giuseppe Pisani (segretari di presidenza di Camera e Senato). Si tratta grosso modo di un paio di milioni di euro fatti risparmiare alle casse dello Stato. Un piccolo gesto, ma un grande significato. Serve a dimostrare che il Parlamento non è più il simbolo della Casta" .