19 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Genova

Incidente al porto: morto camionista travolto da un collega

Era sceso dal suo mezzo per chiedere informazioni, non è mai tornato al posto di guida. Ora sindacati e lavoratori alzano la voce e scioperano da lunedì notte

Tragedia lunedì al porto
Tragedia lunedì al porto Foto: ANSA

GENOVA - E' morto il camionista travolto questo pomeriggio al Vte di Pra', nel porto di Genova, da una motrice in manovra. L'uomo, Eugenio Fata, 60 anni originario della provincia di Cosenza, è arrivato in condizioni disperate al pronto soccorso dell'ospedale San Martino.

L'INCIDENTE - Secondo le prime ricostruzioni, il camionista sarebbe sceso dal suo mezzo per chiedere informazioni e sarebbe stato travolto da un collega che stava facendo manovra in retromarcia con una motrice. L'uomo è indagato per omicidio colposo. Sulla vicenda indagano la Capitaneria di porto e la Polizia.

LO SCIOPERO - Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti di Genova hanno indetto uno sciopero di 24 ore dei lavoratori portuali e del'autotrasporto in seguito all'incidente. Dalla mezzanotte di lunedì alla mezzanotte di martedì 27 marzo tutte le attività sono cessate e gli ingressi al porto sono stati sbarrati. Questa decisione, oltre a omaggiare la perdita di Eugenio, vuole sottolineare lo sdegno dei lavoratori portuali, che da tempo lamentano scarsa sicurezza sul posto di lavoro.

DISAGI - Lo sciopero ha causato, per la giornata di ieri, pesanti ingorghi in Lungomare Canepa, con viabilità ferma in entrambe le direzioni. Code anche in Sopraelevata e in via Cantone e Buranello. Traffico rallentato anche al casello autostradale di Genova Ovest. E la situazione si presume rimarrà invariata anche per la giornata odierna, infatti sindacati e lavoratori hanno deciso di continuare lo sciopero e il blocco dei varchi portuali.

PROTESTA - La decisione di proseguire lo sciopero, oltre che per l'incidente di lunedì, vuole essere segno di protesta anche per il caso Pietro Chiesa, la comagnia che dopo al chiusura del terminal del carbone è destinata a scomparire con grande incertezza per il futuro dei suoi 24 lavoratori.