23 aprile 2024
Aggiornato 10:30
Movimento 5 stelle

Di Maio scrive a Macron: «Abbiamo molto in comune e non sono una minaccia per l'UE»

Il candidato premier grillino, Luigi Di Maio, è in piena campagna elettorale e in vista delle imminenti elezioni cerca alleati fuori dai confini nazionali

Il candidato premier del Movimento 5 stelle ha scritto una lettera aperta al presidente francese Macron
Il candidato premier del Movimento 5 stelle ha scritto una lettera aperta al presidente francese Macron Foto: Angelo Carconi ANSA

ROMA - Il candidato premier grillino, Luigi Di Maio, è in piena campagna elettorale e cerca alleati fuori dei confini nazionali. Dopo il viaggio oltreoceano allo scopo di stringere alleanze con i politici statunitensi e farsi conoscere dal popolo americano, oggi il vicepresidente della Camera si rivolge con una lettera aperta al presidente francese Emmanuel Macron. «Probabilmente l'opinione che lei si è venuto via via costruendo nei confronti della prima forza politica italiana è influenzata da una forte propaganda da parte di un certo giornalismo e dalle cose che le riferiscono i politici italiani che provengono dai partiti tradizionali, quegli stessi partiti che sono in crisi di rappresentanza in tutta Europa e che lei ha sconfitto nettamente alle presidenziali del maggio scorso con una formazione giovanissima, En Marche» scrive il candidato premier del Movimento cinque stelle nella lettera aperta pubblicata sul blog di Beppe Grillo. Pochi giorni fa Macron ha ricevuto il segretario del Pd Matteo Renzi.

La lettera aperta di Di Maio a Macron
«Anche il Movimento 5 Stelle è molto giovane, non ha gruppi di potere influenti alle spalle né rendite di posizione da proteggere. Ci definiscono pigramente populisti senza sapere cosa questo significhi, mentre in realtà siamo solo 'popolari', ossia vicini al popolo che cerca un riscatto e un ruolo nel cambiamento del nostro Paese - spiega Di Maio -. Ci definiscono anti-sistema e in effetti lo siamo, se il sistema è quello, nemico della sovranità democratica, che abbiamo visto in azione in Italia nell'ultimo quarto di secolo». Ma «quando ci conoscerà meglio, presidente Macron, capirà che abbiamo, certamente, punti importanti di divergenza, ma scoprirà anche temi e posizioni del Movimento 5 Stelle condivisibili e su cui poter confrontarsi». Di Maio prosegue illustrando anche le parti principali del programma di governo dei Cinquestelle.

Il M5s "non è una minaccia per l'UE"
Il candidato premier ribatte che il Movimento 5 Stelle «crede profondamente, proprio come Lei, in una rifondazione dell'Europa che ci riporti alle missioni originarie che la comunità continentale si era data": la pace, la stabilità, il progresso economico, la tutela e la promozione dei popoli. «Un'Europa - argomenta ancora Di Maio - che dia un orizzonte ai desideri e alle aspettative delle persone, che non affoghi nell'iper-burocratizzazione delle regole sulla finanza, che ascolti le comunità e non soltanto i consigli di amministrazione delle banche d'affari, che esalti le identità nell'unità e non azzeri le nostre ricchezze mettendoci gli uni contro gli altri, che difenda il lavoro e le piccole imprese e non sia terreno di scorrerie per il grande capitale globale senza regole». Il vicepresidente della Camera sottolinea infine che il Movimento 5 Stelle «non ha nulla a che fare con certe formazioni xenofobe e antagoniste che crescono un po' ovunque in Europa» perché «la nostra forza ha canalizzato e trasformato in energia democratica positiva pulsioni che avrebbero potuto altrimenti generare effetti realmente destabilizzanti». E le conclusioni di Di Maio non potrebbero essere più concilianti: «Sono sicuro che quando ci conosceremo meglio, coglierà che il nostro Movimento, oltre a non essere una minaccia, piuttosto coltiva le soluzioni migliori per molti dei problemi d'Europa».