Migranti, la proposta di Civati: «Serve un ministero dell'umanità»
Il deputato e segretario di Possibile Pippo Civati spiega perché, a suo avviso, di questi tempi serva un ministero dell'umanità per salvaguardare i diritti dei più deboli

ROMA - «Un ministero dell'umanità, con i migliori esperti di migrazioni, accoglienza, caporalato, mafie, per rispondere alle volgarità, alle violenze non solo verbali (perché le violenze verbali non lo sono mai "solo a parole"), alla cattiva informazione (non casuale ma scientifica), alla miopia di classi dirigenti che non offrono soluzioni, ma solo slogan e chiacchiere da bar. In un Mediterraneo che sta diventando un luogo feroce, tra confini e muri, campi di prigionia, diritti negati e soprusi di ogni sorta». È questa la proposta del deputato e segretario di Possibile, Pippo Civati.
Un ministero dell'umanità
Civati è tra coloro che rifiutano le attuali polemiche contro le Ong, e ritengono prioritario su tutto il resto il salvataggio delle vite umane e la difesa dei diritti dei migranti. «Contrapporre la miseria alla povertà di molti europei - incalza Civati - è una vergogna: nel paese delle mafie, della corruzione, dell'evasione, chi toglie soldi ai poveri non sono certo i migranti». E ancora: «Chi squalifica il lavoro non sono certo le persone disposte a ammazzarsi di fatica per pochi euro, ma chi non vigila, chi non tutela, chi non rispetta il lavoro. Chi non offre la giusta paga prevista dalla Costituzione. Per questo, un ministero dell'umanità».
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