29 marzo 2024
Aggiornato 00:30
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Jeeg Robot sulla Sopraelevata, come l'arte cambia il territorio

L’iniziativa è ideata da Walk the Line con l’obiettivo di sottolineare attraverso l’arte come la Sopraelevata rappresenti un luogo chiave della città. E' supportata dal Comune di Genova e dall'Assessorato Cultura e Turismo

GENOVA - Jeeg Robot d’Acciao è apparso in questi giorni sul pilone 102 della Strada Aldo Moro, diventata ormai tela per molti writer e artisti emergenti. L’opera d’arte è del genovese Christian Blef al lavoro per ultimare il protagonista dell’omonimo manga da venerdì scorso.

Jeep Robot sulla Sopraelevata
Blef non è, però, l’unico artista in questo momento a lavoro sulla sopraelevata. Spostato di un solo pilone, al 103, c’è Yama El Eleven, street-artist padovano, anche lui alle prese con bombolette spray e tanta creatività. Sono 10 i piloni della Strada Aldo Moro a ospitare le opere d’arte di questi artisti contemporanei e moderni, tra cui troviamo anche personaggi di fama internazionale come Ruben Carrasco o Alex Senna, giunti rispettivamente dal Messico e dal Brasile per colorare il grigiore del cemento.

Per la valorizzazione degli spazi
L’iniziativa è ideata da Walk the Line con l’obiettivo di sottolineare attraverso l’arte come la Sopraelevata rappresenti un luogo chiave della città, insieme a tutti quegli altri posti ‘vuoti’, che possono essere quindi valorizzati attraverso opere contemporanee che hanno, peraltro, anche un risvolto sociale. L’iniziativa è supportata dal Comune di Genova e dall’Assessorato Cultura e Turismo.