4 maggio 2024
Aggiornato 08:30
Primarie Lega Nord

Salvini: «Voglio un centrodestra senza scarti di magazzino»

Sono aperte dalle 9 di questa mattina e si chiuderanno alle 18 le urne per la scelta del segretario della Lega nord. La sfida vede contrapposti il leader uscente, Matteo Salvini, star dei social network e dei salotti televisivi, e l'assessore all'Agricoltura della Regione Lombardia Gianni Fava.

Primarie Lega Nord: sfida Salvini-Fava, militanti al voto
Primarie Lega Nord: sfida Salvini-Fava, militanti al voto Foto: ANSA

MILANO - Sono aperte dalle 9 di questa mattina e si chiuderanno alle 18 le urne per la scelta del segretario della Lega nord. La sfida vede contrapposti il leader uscente, Matteo Salvini, star dei social network e dei salotti televisivi, e l'assessore all'Agricoltura della Regione Lombardia Gianni Fava.
E' la seconda volta che il Carroccio fa ricorso allo strumento delle primarie (il congresso invece è in programma a Parma domenica 21): nel 2013 la proposta di «rinnovamento» rappresentata da Salvini vinse la competizione col fondatore Umberto Bossi. Possono votare i «soci ordinari militanti» 2016 della Lega Nord con un anno di anzianità di militanza al 31 dicembre 2016. Voteranno nella propria sezione provinciale di appartenenze; le province di Milano e della Martesana avranno un unico seggio a Milano; le province di Romagna, Toscana e Marche avranno come seggi rispettivamente le Sedi Nazionali di Forlì, Sesto Fiorentino e Fano. Un seggio speciale è aperto anche a Villorba, in provincia di Treviso, dove si tiene l'annuale «Adunata Nazionale degli Alpini».

Fava e il «sindacato del nord»
La sfida di Fava è sulla linea politica della Lega: sostanzialmente, propone un ritorno alla tradizionale collocazione nel centrodestra e una rinuncia alla vocazione «sovranista» e nazionale del partito. «La mia Lega - ha spiegato Fava in una intervista a Repubblica - si vuole modernizzare ma tenendo inalterato lo spirito e la visione del 'sindacato del nord', mantenere l'identità e gli interessi del nostro territorio. Né di destra né di sinistra, ma 'sopra'. Una Lega che vuole certamente un'Europa delle regioni, ma restandoci» e che dice no all'uscita dall'euro: «Penso - ha detto ancora Fava - sia una proposta inattuabile, fantasia pura, non vedo alternative praticabili all'euro. Il nostro mondo, quello di commercianti e imprese, non ci chiede certo il salto nel buio». Per battere il segretario uscente, ha sostenuto Fava, non gli serve vincere le primarie: «Salvini ha detto che se prende meno dell'80 per cento se ne va... Il mio obiettivo è il 20,1 per cento. Mi ha assegnato il budget insomma: visto com'è forte il nostro segretario?».

Salvini: «Voglio un centrodestra senza scarti di magazzino»
«C'è chi vuole tornare indietro. Io guardo avanti», è la replica che Salvini ha affidato a una intervista al Quotidiano nazionale. Mollerà se non raggiunge l'80 per cento? «Macché. Non è una questione di numeri. Ho scelto io di fare le primarie e ci ho messo l'anima», ha sottolineato. Secondo Salvini, «Bossi vuole stare dentro un recinto. Io invece dico: quel che accade a Londra riguarda anche Milano. Berlusconi e Renzi festeggiano la vittoria di Macron, ma i loro candidati naturali non sono arrivati al ballottaggio. Macron se n'è andato dal Partito socialista. E il candidato di Berlusconi, che doveva essere Fillon, non è arrivato in finale. Noi, invece, ce la siamo giocati in Olanda e siamo arrivati al ballottaggio sia in Austria sia in Francia». Con Berlusconi sì o no? «Vorrei un centrodestra il più ampio possibile. Ma senza scarti di magazzino. Se qualcuno rimpiange la politica delle gite ad Arcore per chiedere lumi sulle alleanze, beh... io non sono fra questi», ha affermato Salvini, garantendo comunque che con il leader di Forza Italia «ci vedremo presto».