Ti entrano in casa di notte? Grazie alla legittima difesa ora puoi sparare… se necessario
Approvato alla Camera l’articolo 1 della Legge sulla Legittima Difesa: ora si può sparare se si è aggrediti in casa propria, di notte, e se sussistono le necessità di difendersi

Da ora, se qualcuno entra in casa nostra, di notte, con intenzioni non proprio delle migliori si può sparargli – ma devono sussistere le necessità. Quali sono? Lo spiega l’articolo 1 della Legge sulla Legittima Difesa appena approvato alla Camera con 227 voti favorevoli, 145 contrari e due astenuti. A favore la maggioranza, contro il centrodestra, sebbene in precedenza Forza Italia avesse votato a favore degli emendamenti proposti dalla commissione.
Considerare la legittima difesa
Da sempre oggetto di polemica, la cosiddetta possibilità di difendersi dalle intromissioni e aggressioni da parte di soggetti estranei che penetrano nella propria casa – specie di notte – per commettere un crimine, ora pare sia una realtà. Lo stabilisce l’emendamento che agisce sull’articolo 52 del Codice Penale e che prevede si consideri «legittima difesa […] la reazione a un’aggressione commessa in tempo di notte, ovvero la reazione a seguito dell’introduzione nei luoghi ivi indicati con violenza alle persone o alle cose, ovvero con minaccia o con inganno». Oltre a ciò, è stato votato anche l’emendamento 1.200, sempre riferito all’articolo 1, che prevede la giustificazione della legittima difesa «in situazioni comportanti un pericolo attuale per la vita, l’integrità fisica, per la libertà personale o sessuale».
Reagire sì, ma con cognizione di causa
A fronte di chi invocava a gran voce la possibilità di ‘farsi giustizia da sé’, risponde per fortuna la legge. È pertanto giusto reagire di fronte a un’aggressione e all’introduzione violenta nelle proprietà, ma ci deve sempre essere una proporzione tra difesa, offesa e attualità del pericolo. Per essere considerata ‘legittima difesa’ l’aggredito reagisce unicamente a un’aggressione perpetrata in casa propria, in negozio o in ufficio. Questo assalto deve essere tuttavia commesso di notte o a seguito dell’introduzione nella proprietà con violenza, minaccia o inganno. Allo stato attuale è considerata proporzionale la difesa, anche con armi, nei confronti di un’aggressione domiciliare che mette in pericolo la propria o l’altrui incolumità. Nel caso della difesa del proprio patrimonio, invece, è lecito solo quando non vi è desistenza e vi è reale pericolo di aggressione.
In tutti i casi
La ‘colpa’ nella reazione di legittima difesa che preveda l’uso di un’arma da fuoco è esclusa se questo errore avviene in situazioni di pericolo per la vita e la libertà personale o sessuale, e se lo sparare è conseguenza di un grave turbamento psichico procurato dall’aggressore. L’On. Silvio Berlusconi ha tuttavia annunciato il ‘No’ dei suoi deputati al testo perché giudicato «non adeguato al bisogno di sicurezza degli italiani e a ciò che tutti gli italiani si attendono: una legge in grado di tutelare le persone per bene, quando sono aggredite».