24 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Lega Nord

Primarie di centrodestra e referendum in Veneto, la ricetta di Zaia che incorona Salvini

Da Grillo a Trump passando per la sua Lega: il governatore veneto ha rilasciato una intervista a Stefano Filippi per Il Giornale in cui non ha risparmiato critiche all'asse Berlusconi-Renzi

ROMA – Da Grillo a Trump passando per la sua Lega: il governatore veneto Luca Zaia ha rilasciato una intervista a Stefano Filippi per Il Giornale in cui non ha risparmiato critiche all'asse Berlusconi-Renzi.

«Trump risponde solo al popolo»
Per Zaia Donald Trump è uno che «risponde soltanto al popolo», e come fecero 20 anni fa con il Carroccio i media lo demonizzano perché dice «prima gli americani». Il leghista ha detto: «È stato oggetto di una campagna di demonizzazione mediatica come noi. Screditare l'avversario paga. Eravamo razzisti e separatisti, ora il federalismo è sulla bocca di tutti. Succede con Salvini, la Le Pen, Wilders. Trump non dice io sono repubblicano ma sono americano. Nel senso che risponde solo al popolo».

«I 5 stelle esistono finché non vanno a governare»
Quanto ad alleanze fra Lega Nord e Movimento 5 stelle per il presidente del veneto Grillo «deve trovare un po' di coerenza» anche perché la «figuraccia sul cambio di gruppo al Parlamento europeo è l'ultima di una serie. I Cinque stelle non sono un movimento con un pensiero, ma un aggregato di ambientalisti estremi, anarchici, incavolati. Esistono finché non vanno a governare». Con loro non è possibile fare patti perché «se parlo con dieci grillini di uno stesso problema ottengo dieci risposte diverse».

Primarie di centrodestra: il candidato della Lega è Salvini
Anche per gli ex, o quasi, alleati di Forza Italia Zaia non ha parole troppo dolci: «Si legge che Berlusconi potrebbe allearsi con Renzi. Penso sarebbe la fine di Forza Italia. Per gli elettori di centrodestra Renzi è un avversario con idee opposte. Il referendum l'ha chiarito a tutti. E comunque la politica è come una riunione di condominio, si decide in base ai millesimi. Le primarie ci vogliono». Primarie a qui la Lega parteciperà con un candidato premier: Salvini. «Oggi la politica non la fanno più i partiti ma i leader. Il problema dell'Italia è la mancanza di leadership e di onestà: da noi una persona onesta è come il mona sceso con la piena del Piave. Non si può più decidere, siamo in una degenerazione della democrazia, come purtroppo si vede per esempio in Abruzzo: la Protezione civile privata della possibilità di prendere decisioni eccezionali è quasi impotente».

Il referendum per l'autonomia del Veneto
Poi il governatore ha parlato del referendum per chiedere l'autonomia del Veneto: «Abbiamo vinto una battaglia storica contro il governo Renzi davanti alla Corte costituzionale. La Lombardia ci verrà dietro. Siamo la seconda regione italiana per prodotto interno e vogliamo tenerci i nove decimi delle tasse come in Alto Adige. Vogliamo dare le nostre tasse a chi non le spreca». Secondo Zaia il referendum, che «è consultivo ma avvierà un grande movimento di riforma fortemente voluto dal popolo, non calato dall'alto come quello bocciato il 4 dicembre. Se non ci danno l'election day per farci risparmiare 16 milioni, ci organizzeremo per contro nostro entro il 2017».

Sulle banche colpa di Bankitalia
Infine un passaggio sulle banche venete: «Erano il nostro Inps. Il crac ha fatto più danni che la prima guerra mondiale: 10 miliardi di euro, si stima. Bankitalia ha vigilato male e il governo non ha agito con autorevolezza: il decreto notturno sulla trasformazione in spa ha fatto da detonatore. A suo tempo avevo proposto la fusione tra Popolare Vicenza e Veneto Banca e fui coperto di insulti. Ora cercano di recuperare fiducia e clienti: glielo auguro, anch'io sono un piccolissimo azionista di tutte e due...».