20 aprile 2024
Aggiornato 02:30
Emergenza sbarchi

Sbarchi in Sicilia: da giovedì salvati 6.000 migranti

Dopo l'odissea in mare i migranti vengono fatti sbarcare a Porto Empedocle, ad Augusta, o in altri porti siciliani ma anche sulle coste calabresi. Sono prevalentemente provenienti da paesi dell'Africa sub sahariana, dalla Libia e dalla Siria.

PORTO EMPEDOCLE - Una conta difficile, quasi impossibile perchè si aggiorna di ora in ora. Da giovedì sono almeno 6.000 i migranti tratti in salvo nel Canale di Sicilia dai pattugliatori della Guardia costiera. Dopo l'odissea in mare i migranti vengono fatti sbarcare a Porto Empedocle, ad Augusta, o in altri porti siciliani ma anche sulle coste calabresi. Sono prevalentemente provenienti da paesi dell'Africa sub sahariana, dalla Libia e dalla Siria.

Recuperante anche 5 vittime
Nel corso delle operazioni di salvataggio a cui hanno preso parte Guardia costiera, Guardia di Finanza e navi mercantili, sono state recuperate anche cinque vittime. Ma anche in questo caso è una conta approssimativa, perchè spesso accade che scafisti senza scrupoli gettino in mare i cadaveri di quanti non sopravvivono alla traversata.

Verso Taranto nave di SOS Mediterranee con a bordo 236 migranti
La nave di SOS Mediterranee naviga verso il porto di Taranto con i 236 migranti soccorsi in due distinte operazioni di salvataggio a largo della costa libica. Dopo il drammatico sbarco nel porto di Trapani di 209 migranti superstiti e 22 cadaveri, di cui 21 donne, nave Aquarius della associazione internazionale SOS Moditerranee aveva ripreso posizione nell'area SAR che copre lo specchio di mare tra Tripoli e Khoms. Area particolarmente pericolosa per i migranti assiepati su imbarcazioni precarie, perché distante dai porti di partenza più frequentati e dal dispositivo di soccorso più congruo dispiegato tra la costa libica a nord di al Zwara e le piattaforme petrolifere con il loro traffico mercantile circostante. La stessa area dove sono stati soccorsi i due gommoni dai quali sono stati recuperati i cadaveri sbarcati il 22 luglio scorso nel porto di Trapani.