6 ottobre 2024
Aggiornato 21:30
L'attacco di Bonaccorsi al M5S

Pd: Il «No» della Raggi alle Olimpiadi è impotenza e mancanza di visione

Per il Partito Democratico, i Giochi Olimpici sarebbero una grande opportunità per migliorare la vita dei cittadini. La posizione del Movimento 5 Stelle, che non vorrebbe le Olimpiadi, sarebbero dimostrazione di «mancanza di visione»

Pd: Il «No» della Raggi alle Olimpiadi è impotenza e mancanza di visione
Pd: Il «No» della Raggi alle Olimpiadi è impotenza e mancanza di visione Foto: Shutterstock

ROMA - E' ancora scontro tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico a Roma. Stavolta al centro della discussione c'è il nodo Olimpiadi. Se il partito di Matteo Renzi vede nei Giochi Olimpici un'opportunità di crescita della città, il Movimento ritiene l'evento un enorme dispendio di energie e risorse a cui, oggi, la città non può rispondere. 

Una grande opportunità
«Garantire l'ordinario è quanto si richiede a chi amministra e rinunciare a occasioni di crescita per tutta la città è una dimostrazione di impotenza e mancanza di visione». Ad affermarlo è Lorenza Bonaccorsi della segreteria nazionale del Pd, che continua spiegando come le Olimpiadi possono essere «una grande opportunità proprio per migliorare la vita dei cittadini romani in termini di infrastrutture e posti di lavoro, almeno 170mila»

Servono idee chiare, non dietrofront
«Se per ordinaria amministrazione poi i 5 stelle intendono il licenziamento dei pubblici dipendenti, come suggeriva Grillo, allora - prosegue la Bonaccorsi - stiamo freschi». Far funzionare una macchina complessa come quella romana richiede idee chiare e non continui dietrofront, specifica Bonaccorsi che non manca di punzecchiare ancora la candidata pentastellata in merito ai diversi cambi di opinione: «Sullo stadio della Roma, ad esempio, abbiamo perso il conto delle giravolte della Raggi. Oggi dice si, ma ieri era no. La sensazione è che non conosca ciò di cui parla o, peggio ancora, che non si senta in grado di gestire appuntamenti che sono il banco di prova delle capacità di chi amministra».