Pensioni, Salvini contro la Fornero: «Sciagurata, taci e vai in esilio»
Il leader della Lega si scaglia su Facebook contro Elsa Fornero, che, ospite di In Mezz'ora, taccia come «errata» quella mentalità che vuole che la fascia di lavoratori meno giovani faccia posto ai più giovani
ROMA - «La "signora" Fornero ha dichiarato a Rai 3 "mandare in pensione le persone a un'età ancora giovane (66 e 67 anni) per fare posto a quelle che sono più giovani è un modo di ragionare sbagliato". Ma ancora parla questa sciagurata??? Taci e vai in esilio, hai già fatto troppi danni». Matteo Salvini si sfoga ancora sul suo profilo Facebook e lo fa stavolta contro l'ex ministro del Lavoro Elsa Fornero. Il leader della Lega Nord si scaglia ancora contro la legge sul lavoro e afferma deciso: «Io non mollerò finché questa legge maledetta non cambierà!».
Contro la legge Fornero
L'ex ministro del Lavoro dell'esecutivo di Mario Monti è stata ospite del programma della Rai di Lucia Annunziata, In mezz'ora, nel giorno della festa dei lavoratori. Uno sfogo pesante, quello di Salvini, da sempre alla testa di una forte opposizione alla legge promossa dalla ministra di Monti. Ospite di Rai Tre insieme all'ex leader Cgil Sergio Cofferati, Elsa Fornero ha contestato l'idea comune di mandare in pensione lavoratori ancora giovani per fare spazio a quelli più giovani: «Tutti gli atti dell’Europa di successo, cioè le storie di lavoro che sono relativamente positive pure in anni di crisi, dicono che laddove è più alto il tasso di occupazione tra lavoratori anziani fino a 64-65 anni è più alta anche l'occupazione tra i giovani». Dichiarazioni che non sono piaciute per niente a Matteo Salvini.
Una mentalità da cambiare
È sbagliato pensare in termini di sostituzione. Idea questa da sempre legata anche alle donne, dice la Fornero: «Le donne hanno sempre avuto una posizione di serie b perché la posizione era ‘chi deve lavorare in famiglia è l’uomo, la donna lavora se c’è la possibilità ed è un lavoro integrativo’». È una mentalità da cambiare, quella italiana secondo cui si cerca di mandarne via una parte di lavoratori per farne entrare un’altra. «Il lavoro non funziona in questi termini: è una condizione di cambio di passo, di mentalità», dice l'ex ministro. «Non è facile ma un’altra cosa è un po’ di flessibilità pensionistica rispetto alle regole introdotte in condizioni di emergenza nel 2011. Di questo si può parlare soprattutto a cominciare dai lavoratori che per esempio hanno cominciato in giovane età. Il discorso si fa su categorie che sono state meno fortunate nella loro vita ma quello che respingo in maniera netta come ragionamento economico è l’idea che bisogna fare fuori uno per farne entrare un altro», spiega Fornero.
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