Salvini: «I clandestini ci invadono, Renzi se ne frega»
Il segretario della Lega cita una ricerca internazionale: «Oltre 6 mila iregolari entrati in Italia solo dall'inizio dell'anno». Ma per il premier il problema non esiste: «Nessuna immigrazione incontrollata»
ROMA – «Sbarchi, oltre 6 mila clandestini in Italia da inizio anno (+ 58% rispetto all'anno scorso) e anche corriere.it parla di 'Rischio invasione'. Ma Renzi se ne frega, sono più importanti il Festival e le adozioni gay...». È duro l'attacco del segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, al presidente del Consiglio Matteo Renzi, colpevole di sottovalutare l'emergenza immigrazione in Italia. La ricetta del leader del Carroccio è chiara: «Prima – aggiunge – soccorrere in mare e poi respingere, respingere, respingere...».
Le cifre lo confermano
A sostenere che questa emergenza sta assumendo dimensioni sempre crescenti, del resto, non è soltanto Salvini, ma anche gli enti che studiano questo fenomeno. Sono quasi 76 mila, infatti, i migranti giunti in Europa nelle prime sei settimane del 2016 attraverso il Mediterraneo e sono 409 le persone morte durante la traversata. Questi i dati diffusi dall'Organizzazione internazionale per il migrazioni, che sottolinea come «la media di quasi 2.000 arrivi al giorno è pari a quasi 10 volte la media degli arrivi giornalieri di un anno fa». In Italia sono stati 5.898 solo dall'inizio dell'anno (contro i 7.882 dell'intero 2015). Dal 1 gennaio all'8 febbraio 2016 l'Oim ha registrato 409 decessi lungo le rotte del Mediterraneo: 319 sulla rotta orientale che collega Turchia e Grecia e 90 sulla rotta centrale tra Nord Africa e Italia. Nello stesso periodo del 2015 erano stati 69 i migranti morti nel Mediterraneo.
Ma Renzi lo smentisce
Eppure il premier continua a negare fermamente l'emergenza: «Non credo che siamo in presenza di una immigrazione incontrollata», ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi intervistato da Radio anch'io su Rai Radio Uno. È necessario costruire occasioni di lavoro nei paesi di provenienza, «se questa cosa la facesse, non solo l'Italia, ma l'Europa saremmo più forti», insomma ha concluso il premier proponendo una sintesi da tweet: «Chi sbaglia paga e chi sta qui deve lavorare e non bighellonare». Della stessa opinione è anche il capo dello Stato: «Non ha alcun senso combattere le migrazioni, dobbiamo governarle – ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella parlando alla Columbia University del fenomeno dei migranti – Le risposte basate su non lungimiranti considerazioni di mera politica interna, i muri e i fili spinati eretti per proteggersi e 'deviare il traffico', non ci metteranno in condizione di gestire un fatto di dimensioni epocali, non destinato ad esaurirsi nel breve volgere di qualche anno».
(da fonte Askanews)
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