18 agosto 2025
Aggiornato 03:00
arriva la Camera regionale di conciliazione

Consiglio regionale del Lazio, al via la discussione sulla legge per le controversie sanitarie

Il testo, di iniziativa della giunta regionale, ha ottenuto parere favorevole all'unanimità dalla commissione salute e politiche sociali il 2 ottobre scorso

ROMA - Con la relazione dell'assessore regionale del Lazio al Bilancio, Alessandra Sartore, ha preso il via alla Pisana la discussione della proposta di legge n.120 «Disposizioni per favorire la conciliazione nelle controversie sanitarie e in materia di servizi pubblici».

Le finalità della proposta di legge
Il testo, di iniziativa della giunta regionale, ha ottenuto parere favorevole all'unanimità dalla commissione salute e politiche sociali il 2 ottobre scorso e punta ad istituire una o più camere di conciliazione con il compito di comporre in via stragiudiziale le controversie 'minori' tra i cittadini e i soggetti erogatori di prestazioni sanitarie. «Le finalità della proposta di legge - ha spiegato Sartore - possono considerarsi essenzialmente due: da un lato, la prevenzione e la riduzione del contenzioso tra cittadini ed enti erogatori dei servizi pubblici regionali, con conseguente diminuzione dei pesi finanziari ed amministrativi delle liti per le amministrazioni coinvolte; dall'altro lato, il rafforzamento degli standard qualitativi dell'erogazione dei servizi pubblici regionali, attraverso la predisposizione di strumenti rafforzati di tutela per gli utenti».

Nasce la Camera regionale di conciliazione
Gli obiettivi dichiarati dalla legge - come spiegato dall'assessore Sartore - saranno perseguiti attraverso la creazione di una 'Camera regionale di conciliazione', con il compito di comporre in via stragiudiziale le controversie insorte tra i soggetti erogatori di servizi pubblici regionali ed i cittadini utenti, relative al mancato rispetto degli standard di qualità previsti nelle carte dei servizi, le controversie tra i cittadini e gli enti del servizio sanitario regionale, concernenti l'erogazione di prestazioni sanitarie, anche riguardanti la responsabilità medico-professionale, fino a diecimila euro. Lo strumento conciliativo, dunque, punta a coinvolgere tutti i soggetti erogatori di servizi pubblici regionali, anche in regime di concessione o mediante convenzione, con limiti quantitativi e qualitativi per gli enti del servizio sanitario regionale.

I futuri membri della Camera
La Camera regionale di conciliazione viene istituita presso l'Istituto regionale di studi giuridici del Lazio 'Arturo Carlo Jemolo' composta da un Consiglio direttivo di tre membri, nominati dal Presidente della Regione sentito l'Osservatorio sui conflitti e sulla conciliazione a Roma e nel Lazio ed il Comitato regionale degli utenti e dei consumatori, ed avrà una durata di tre anni e rinnovabili una sola volta. I componenti saranno scelti tra magistrati a riposo, avvocati con almeno dieci anni di esercizio, professori e ricercatori universitari o di enti di ricerca in materie giuridiche, notai, medici iscritti agli albi professionali e con almeno dieci anni di esperienza ed esperti in materia di conciliazione ha aggiunto l'assessore. (Fonte Askanews)