10 ottobre 2024
Aggiornato 12:00
La rabbia del sindacato

Fp Cgil Roma e Lazio contro la chiusura dei canili comunali

Lo stop al servizio pubblico sarebbe «un danno ai cittadini», afferma il sindacato, che chiede al Prefetto di Roma un immediato intervento che scongiuri il blocco del servizio pubblico

ROMA - Nella Capitale canili comunali a rischio chiusura e la Fp Cgil Roma e Lazio, con una nota, manifesta la propria contrarietà.

La richiesta i bando
«Dal 2001 e senza interruzioni, con sindaci, giunte e assessori diversi, abbiamo chiesto l'emanazione di un bando di gara europeo per l'assegnazione dei Canili Comunali. Richieste a cui sono seguiti tavoli tecnici, accordi di massima e promesse puntualmente naufragate nell'inerzia amministrativa del Dipartimento Ambiente, incapace di produrre un bando per 15 anni - si legge nel comunicato Fp Cgil -. Ora quello stesso Dipartimento ha proposto al Sub Commissario De Milato la soluzione: l'ennesima ipotesi di bando europeo tra 8 mesi (cioè dopo le elezioni) e nel frattempo, dal 1 gennaio, termine dell'attuale affidamento, la chiusura del canile Comunale della Muratella e del Poverello e il trasferimento degli oltre 600 cani in canili privati. Interrompere quindi l'unico servizio pubblico che garantisce cure, assistenza, ospitalità e adozioni a Roma, con il conseguente licenziamento di 100 lavoratori che la stessa Amministrazione, con un precedente atto, ha individuato quale numero necessario per la garanzia del servizio».

Chiudere le pubbliche per le private? No!
«Chiudere la struttura pubblica in favore di quelle private - sottolinea quindi la Fp Cgil - tradisce a nostro avviso lo spirito della legge e prende a calci il buon senso. Interrompere un servizio pubblico, attribuito per legge al Comune, senza prevedere una sua surroga, è un danno ai cittadini. Licenziare 100 lavoratori in una città che non esce dalla crisi, è un segnale opposto a quello necessario». La Fp Cgil Roma e Lazio chiede infine «al Prefetto di Roma un immediato intervento che scongiuri il blocco del servizio pubblico e al Sub Commissario De Milato una scossa all'inerzia amministrativa e alle approssimazioni di questi anni».

(con fonte Askanews)