19 aprile 2024
Aggiornato 21:30
Il prefetto di Roma sulla giornata di apertura

Giubileo, Gabrielli: Superata la prima prova

Si apre l'Anno Santo e il prefetto di Roma plaude alla capillare cornice di sicurezza che si cela dietro l'organizzazione dello straordinario evento sacro

ROMA - Con l'apertura ieri a Roma della Porta Santa che ha sancito ufficialmente l'inizio dell'Anno Santo «vi è la consapevolezza di aver superato la prima difficile prova di un percorso destinato a concludersi il 20 novembre 2016 e che richiederà di mantenere sempre i medesimi livelli di attenzione e impegno, senza flessioni di sorta». Lo ha detto il Prefetto di Roma, Franco Gabrielli che, in una nota diffusa stamane, ha voluto rivolgere un «caloroso ringraziamento alle donne ed agli uomini del sistema di sicurezza, del soccorso pubblico e di protezione civile che lungo tutta la giornata di ieri hanno operato con straordinaria professionalità e dedizione».

Lavoro eccezionale
Il Prefetto ha parlato di «un eccezionale lavoro di squadra che ha visto fondersi in maniera armonica l'azione di componenti diverse». Agli sforzi messi in campo, infatti, dallo Stato della Città Vaticana è corrisposto, ha spiegato, «il ragguardevole impegno dell'articolato sistema di accoglienza, assistenza, di disciplina della viabilità e del soccorso che ha visto protagonisti i volontari di protezione civile, l'ARES 118, il Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale e il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Su questa architettura - ha poi aggiunto Gabrielli - si è felicemente innestata la capillare cornice di sicurezza assicurata dalla Polizia di Stato, dall'Arma dei Carabinieri, dalla Guardia di Finanza e dal Corpo Forestale dello Stato, cui si è aggiunto il concorso dei dispositivi dispiegati dall'Esercito Italiano e dall'Aeronautica Militare». Un coordinamento, ha voluto infine ricordare, reso possibile grazie al lavoro del Questore di Roma, Nicolò D'Angelo, «cui - ha concluso Gabrielli - deve essere tributato un particolare riconoscimento».

Pericolo maggiore in periodo minore attenzione
Sul fronte della partecipazione il prefetto di Roma Franco Gabrielli nel primo punto stampa del Giubileo, non è deluso: «Non parlerei di flop, abbiamo sempre parlato di una forbice tra 50 e 100mila persone e sapevamo che la forbice era versi il basso». Oggi il bilancio dell'apertura del Giubileo è "positivo", ma sul fronte sicurezza ha avvertito «oggi è solo un 347esimo di quello che dobbiamo fare» perchè «le insidie sono sempre più presenti nei periodi di minore attenzione». Quindi «lo sforzo di attenzione non scemerà, dobbiamo arrivare al 20 novembre del prossimo anno e il tema sicurezza dovrà esser una costante, perché comunque Roma, a maggior ragione nel periodo giubilare può rappresentare un obiettivo appetibile. Comunque - ha concluso - non ci sono al momento indicazioni che individuano il Santo Padre come obiettivo, non c'è nessun allarme specifico, in generale per Roma o Vaticano e men che meno che indichi come obiettivo il Santo Padre».

(con fonte Askanews)