Giubileo, Zingaretti: L'ospedale Sant'Eugenio aspettava da anni interventi
Il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, oggi ha visitato l'ospedale romano Sant'Eugenio pronto e rinnovato per affrontare l'evento giubilare: «E' un intervento importante per il Sant'Eugenio che da molti anni aspettava questi interventi, tra cui l'unione tra i due blocchi degli ospedali»
ROMA - A poco più di dieci giorni dall'inizio del Giubileo la regione Lazio porta a casa un altro risultato sul fronte della sanità e questa mattina il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il direttore della Asl Roma C, Carlo Saitto, insieme ad Alessio D'Amato a capo della cabina di regia per la sanità regionale, hanno visitato le aree appena ristrutturate del Pronto Soccorso dell'Ospedale Sant'Eugenio di Roma. Da oggi, infatti, aprono al pubblico l'area di degenza della Medicina di Urgenza (che affianca il Pronto Soccorso), l'area di Terapia intensiva e il nuovo collegamento coperto tra l'edificio storico del nosocomio romano e quello moderno, opera essenziale e ferma da molto tempo - come sottolineato oggi. Grazie ai fondi stanziati dalla Regione Lazio in occasione del Giubileo, la Regione ha accelerato le operazioni di ristrutturazione, alcune delle quali al palo da tempo, e portato a compimento in soli 4 mesi la riqualificazione della Medicina d'urgenza e del Day Surgery. I lavori appena terminati all'interno dei primi due reparti permettono di migliorare le modalità di accesso, l'accoglienza e la gestione del paziente critico nel Pronto Soccorso del Sant'Eugenio.
Le novità del Sant'Eugenio
«Il nuovo passaggio coperto tra i due edifici che "non esisteva» - ha tenuto a sottolineare il presidente Zingaretti - consentirà inoltre di orientare i flussi delle persone che giungono in ospedale, agevolandone l'accesso e distribuendone i percorsi, mentre la nuova Medicina d'Urgenza è in grado di prendere in carico i pazienti instabili superando una gestione dell'emergenza spesso contrassegnata dallo stazionamento in attesa del ricovero o del semplice smistamento dei casi. L'assetto strutturale e le tecnologie disponibili nella nuova Medicina d'Urgenza la configurano come un'area di degenza semi-intensiva per assicurare trattamenti complessi riducendo i tempi di degenza. Scendendo nel dettaglio al piano primo dell'Ospedale moderno è situata l'area di Medicina d'Urgenza che comprende le degenze per 20 posti in stanze da due letti. La dotazione tecnologica prevede che tutti i pazienti ricoverati abbiano a disposizione un sistema di monitoraggio a distanza e che per quelli maggiormente critici siano disponibili apparecchiature per la ventilazione assistita. Sono stati realizzati tutti gli standard sulla sicurezza, migliorando la fruibilità degli spazi per gli utenti e per gli operatori sanitari e definendo i percorsi assistenziali. Per la ristrutturazione sono stati utilizzati materiali e attrezzature all'avanguardia come uno speciale rivestimento delle pareti che costituisce un "guscio" di protezione e d'isolamento realizzato in materiali plastici di ultima generazione».
Tecnologie avanzate e struttura più efficiente
Undici posti letto per la Terapia Intensiva con 3 locali individuali per mantenere in isolamento pazienti con infezione. Creato poi un ambiente open space con 8 letti. Sono inoltre state aggiunte 3 stanze di isolamento, con un posto letto ognuna, dotato di idonei filtri e servizi dedicati a pazienti con patologie infettive. Il sistema di monitoraggio dei posti letto in Terapia Intensiva è all'avanguardia: 12 monitor multiparametrici (uno per posto letto e uno di back-up) collegati ad un'unica consolle centrale di ultima generazione permettono il controllo continuo dei parametri vitali dei pazienti. Grazie al finanziamento di Fondazione Roma tutti i posti letto saranno dotati di cartella clinica informatizzata collegata al sistema di monitoraggio. In questo modo l'assistenza potrà usufruire di sistemi guidati per il trattamento farmacologico adeguato ai parametri clinici e bioumorali garantendo una migliore qualità e un livello maggiore di sicurezza per i pazienti. Una nuova struttura dedicata alla chirurgia a degenza diurna, composta da sale dedicate, è disponibile per effettuare interventi nell'intero arco della giornata e per almeno 6 giorni a settimana. Da un calcolo previsionale ci si aspetta di poter eseguire più di 2000 interventi di «Day Surgery» all'anno, con un percorso rapido, mirato e in condizioni di assoluta sicurezza per i pazienti.
Un grande salto in avanti
«E' un intervento importante per il Sant'Eugenio che da molti anni aspettava questi interventi, tra cui l'unione tra i due blocchi degli ospedali. Per fortuna qui dentro non è solo cambiare colore alle pareti, ma ci sono stati investimenti in tecnologie, in nuovi macchinari, in un modello nuovo di ospedale che rimette al centro il malato, i suoi bisogni e le sue esigenze», ha affermato ancora il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, che oggi ha visitato l'ospedale romano Sant'Eugenio pronto e rinnovato per affrontare l'evento giubilare. «E' un grande salto in avanti e sta avvenendo qui e in altri dodici ospedali» ha detto Zingaretti sottolineando la rapidità con la quale i lavori di ampliamento dei 12 pronto soccorso degli ospedali romani sono stati realizzati in tempi velocissimi affrontando da aprile dopo l'annuncio del Giubileo «una fase che ci ha portato a fare una cosa da cinesi, forse solo in Cina si riescono a fare queste cose».
(con fonte Askanews)
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