Difende i terroristi in tv, viene condannato per droga ma poi torna libero
Il rappresentante della pubblica accusa, Raimondo Orrù, aveva chiesto 2 anni e sei mesi per propaganda di idee fondate sulla discriminazione e l'odio razziale, etnico e religioso
ROMA - Condanna ad un anno di reclusione per detenzione di stupefacenti ed obbligo di firma una volta al giorno al più vicino posto di polizia. Questa la decisione del tribunale monocratico della Capitale nei confronti di Jacopo Ben Salem, 24 anni che lunedì, al programma tv di Rete 4 'Quinta Colonna' aveva rilasciato dichiarazioni in favore dei terroristi islamici. «Le sue parole sono state estrapolate da una conversazione più ampia e durata almeno venti minuti», ha detto il difensore, l'avvocato Leonardo Ambrosino.
L'arresto di Jacopo Ben Salem
Davanti al giudice, nell'aula 12 al piano terra del palazzo B della cittadella giudiziaria, il giovane ha ammesso che il piccolo quantitativo di hashish trovato in casa della sua compagna era per suo personale. «Lui ha chiarito che non farebbe male neanche ad un gatto. Lavora come ambulante in alcune bancarelle nella zona di Centocelle. E' un giovane che non ritiene certamente giusto che qualcuno possa fare un attentato», ha continuato il penalista. Il rappresentante della pubblica accusa, Raimondo Orrù, aveva chiesto 2 anni e sei mesi, sottolineando anche la denuncia a piede libero fatta nei confronti di Ben Salem per propaganda di idee fondate sulla discriminazione e l'odio razziale, etnico e religioso.
La testimonianza della compagna
La compagna di Jacopo, Malika, ha 42 anni ed è di nazionalità algerina. «Lui è di origine tunisina, ma la mamma è italiana, sarda per la precisione», ha detto la donna. «Jacopo non è cattivo - ha continuato - Mio figlio che ha 20 anni con lui discute, ma non succede mai nulla di cattivo. Io faccio la badante e lui viene da me ogni tanto, a Colli Aniene. Jacopo frequenta la moschea di Centocelle, ma ha tanto sofferto in passato. Il papà lo tenne con sè in Tunisia quando era piccolo. Poi lui ha ritrovato la mamma grazie a facebook. Non vanno molto d'accordo. Però spero che le cose vadano meglio». Secondo quanto riferito dalla Questura, Ben Salem è stato preso perché durante una perquisizione della Digos è stata trovata la droga e dei bilancini di precisione. Inoltre sono stati sequestrati documenti in lingua araba. Il suo arresto è stato convalidato.
Il legale: Valutiamo il ricorso in appello
Jacopo Ben Salem dovrà attenersi all'obbligo di firma ancora per un po'. Secondo quanto spiegato dal legale la condanna ad un anno di reclusione e mille euro di multa sarà definitiva tra qualche mese, dopo il processo d'appello. «E la misura cautelare decade in genere - ha continuato il difensore - quando la pena è stabilita con l'esaurimento dei ricorsi giudiziali». L'avvocato Ambrosino ha poi sottolineato: «Al mio assistito è stata concessa la ipotesi lieve del reato di detenzione di droga, prevista dal quinto comma. Lui ha avuto una condanna per 20 grammi di hashish. Valutiamo sin da ora il ricorso in appello». (Fonte Askanews)