28 marzo 2024
Aggiornato 22:30
Parla il presidente di FdI

Meloni: Berlusconi si sbaglia, non sosterremo Marchini

Il presidente di Fratelli d'Italia e il suo partito sono decisi a portare avanti una candidatura che sia di centrodestra escludendo a priori un possibile sostegno al costruttore romano Alfio Marchini: «Ha partecipato alle primarie del Pd»

ROMA - «Leggo dalle pagine di Repubblica che secondo Silvio Berlusconi ambirei a candidarmi presidente della Regione Lazio. Non capisco da dove derivi questa convinzione visto che la notizia non corrisponde a verità e non ne abbiamo mai parlato, anche per l'ovvia ragione che non si sta andando al voto. In ogni caso non ho fondato Fratelli d'Italia per far dire a Belrusconi cosa intendo fare». È quando ha dichiarato il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni aggiungendo che «inoltre noi di Fdi, che ricordo essere accreditato come primo partito della coalizione nella capitale, non siamo in alcun modo disponibili a sostenere a Roma la candidatura di chi come Alfio Marchini ha partecipato alle primarie del Pd, come abbiamo spiegato a Berlusconi più volte»

No ad Alfio
«Speravamo - e abbiamo chiesto più volte un tavolo per discuterne - nella disponibilità a trovare un candidato che mettesse insieme tutto il centrodestra - ha detto ancora Meloni - ma se FI intende sostenere Marchini possiamo solo fare loro i nostri migliori auguri. FdI sosterrà invece un candidato di centrodestra, perché a noi gli inciuci e i pastrocchi non piacciono in Parlamento e non piacciono per il Campidoglio». No ad Alfio Marchini candidato sindaco di Roma per il centrodestra. Lo ribadisce Federico Mollicone di FdI-An, facendo eco alla bocciatura di Marchini già arrivata dal presidente del partito Giorgia Meloni dopo l'investitura di Berlusconi. «Oggi è un bel giorno - commenta Mollicone - perché Roma non è più afflitta da Ignazio Marino che abbiamo contribuito a denunciare come bugiardo patologico e a cacciare come sindaco incapace. Ma già si presentano foschi presagi per la Capitale. La raccolta di firme dei 26 consiglieri non è solo un accordo tecnico ma è evidentemente una prova tecnica di coalizione. E il personaggio che la rappresenta è Alfio Marchini. Insomma nascerà a Roma il partito della nazione e avrà in Marchini il proprio candidato? Vedremo. Intanto quello che bisogna smentire subito è la presunta apartiticità di Marchini».

La famiglia Marchini ha devastato Roma
«Riepilogando la sua storia personale e quella della sua famiglia - prosegue l'esponente di FdI-An - si presenta come la sintesi perfetta dell'abbraccio esiziale tra il partito democratico e i poteri forti di Caltagirone. La famiglia Marchini - militante del PCI, a cui ha donato la sede di Botteghe Oscure - ha devastato Roma costruendo proprio quelle periferie che il Marchini sindaco si dovrebbe impegnare a risanare. Alfio Marchini ha rivendicato pubblicamente più volte questa militanza politica sua e della sua famiglia, omettendo però alcuni fatti spiacevoli come l'arresto del mitico nonno Alfio arrestato per tangenti nella vicenda Italcasse. E già ci sembra un bel peccato originale».

Gli affari di Marchini
«Nel 1994 - scrive ancora Mollicone - entra nel cda della Rai, nel 1998 diventa editore dell'Unità con il 49,5% della proprietà. Sempre perché lui non è di sinistra, ma è oltre i partiti. È stato in decine di consigli di amministrazione: a Roma Duemila spa che lavorò per il Giubileo del 2000, alla Banca di Roma, in Capitalia e poi in Unicredit fino al 2008. Tanto per fugare il dubbio della sua organicità con i poteri finanziari nazionali e romani. Ah, dimenticavamo il meglio: è consigliere amministrazione Cementir, holding del gruppo Caltagirone. Tanto per capire chi avrà il sostegno de 'il Messaggero' in questa campagna elettorale". "Ancora dubbi? Alfio Marchini - che con sprezzante senso del ridicolo cerca di accreditarsi come esponente oltre i partiti, i poteri forti e la sinistra - ne è il miglior rappresentante. Di meglio non ci sarebbe. Il centrodestra per vincere a Roma deve trovare una candidatura unitaria, in discontinuità con il passato ma che sia l'esatto contrario di Alfio Marchini. Un candidato libero da condizionamenti, popolare, onesto e capace. Ultima chiamata. Possiamo vincere. Basta volerlo. E non sostenere Marchini», conclude.




(con fonte Askanews)