18 aprile 2024
Aggiornato 22:00
l'ex sindaco di roma forse ci ripensa

In 12 fanno lo sciopero della fame per Marino

Organizzato dal vicepresidente del Consiglio del Municipio VII, è iniziato il 20 ottobre scorso

ROMA - Il quasi ex sindaco di Roma, Ignazio Marino, sembra essere sul punto di ritirare le dimissioni per restare sulla poltrona del Campidoglio. Dalla sua parte non solo Mario Miccoli, ex segretario del Partito Democratico di Roma, ma anche diverse persone che iniziato uno sciopero della fame.

In sciopero della fame per il sindaco di Roma
«Lottiamo perché il sindaco eletto ritiri le dimissioni e porti in aula il dibattito, sottraendosi al golpe del partito unico dei nominati e degli innominabili contro eletti ed elettori», così Davide Tutino, vicepresidente del Consiglio del Municipio VII di Roma, radicale eletto nella Lista Civica Marino, in sciopero della fame dal 20 ottobre contro le dimissioni di Marino. Allo sciopero hanno aderito, ad oggi, altre 11 persone: Paolo Izzo (scrittore), Claudio Mori (Fondazione Consoli). Alba Montori (Fondazione Consoli), Danilo Amelina (Coordinatore della Lista Civica Marino), Laura Reali (delegata Asl del sindaco), Emilia Lanave (assessore alle attività produttive in Municipio 2), Maria Laura Turco, (avvocato e maratoneta), Franco Giacomelli (Radicale, fondatore dell'associazione Mare libero), Gianni Colacione (direttore di Liberi TV), Claudio Izzi e Stefano Vitelli (dipendente comunale).

Miccoli difende Marino e il Pd lo attacca
Mario Miccoli, deputato del Partito Democratico ed ex segretario del Partito Democratico di Roma, non ci sta ad essere bollato da Matteo Orfini come il principale responsabile del dissesto economico del Pd Romano e ribadisce che resterà al fianco del sindaco uscente Marino: «continuo a pensare che, per il bene di Roma, questa non sia la strategia giusta e che sarebbe opportuno cambiarla per non riconsegnare la Capitale alla destra di Alemanno e Salvini o al populismo dei Grillini. Continuerò a battermi al fianco di tante brave e oneste persone che domenica erano con me in piazza del Campidoglio», spiega in una nota.

Miccoli: Il partito getta fango sulla mia persona
«Vedo che Orfini, con innegabile stile, risponde ad un giornalista dell'Unità che gli chiedeva un giudizio sulla mia proposta di mediazione per uscire dall'impasse in cui il Partito Democratico di Roma si trova sulla vicenda della sfiducia al Sindaco Marino. Il Commissario mi ritiene responsabile, per intero, del dissesto economico della Federazione romana del Partito Democratico. Si parla di '1 milione e 600 mila euro, più di milioncino per i circoli'. Vorrei dire che si tratta di un debito consolidato nel tempo e che il Pd di Roma ha in parte ereditato, come Orfini ben sa, dai vecchi Democratici di Sinistra. Dispiace che, rispetto auna battaglia politica che sto conducendo e ad una mia proposta di mediazione, si risponda con il gettare fango sulla mia persona", dice Miccoli rispondendo al commissario del Pd Matteo Orfini, ricordando la storia del Pd Romano e spiegando che all'epoca in cui Miccoli divenne segretario, «la situazione era già compromessa e riuscimmo a tamponarla, in qualche modo, con gli introiti delle grandi Festa dell'Unità a Caracalla dove si producevano utili importanti».

Non mi faccio intimorire da nessuno
«Se Orfini ritiene che siano state commesse delle irregolarità - aggiunge duramente Miccoli - non solo di carattere amministrativo, ha il dovere di recarsi in Procura e anche in questo caso sono pronto ad una totale collaborazione. Ma sia ben chiaro: questo metodo con me non funziona. Nella mia vita non mi sono mai fatto intimorire da nessuno. Grossa parte di quel debito è anche dovuta al mancato pagamento, nel tempo, dei contributi INPS dei lavoratori della Federazione di Roma: una parte di questi ultimi vennero collocati altrove al mio arrivo in Segreteria, poiché già allora non sapevamo come pagare gli stipendi. Altra ragione del disavanzoderiva, per quanto mi è dato sapere, dai mancati trasferimenti alla Federazione da parte del Partito nazionale e regionale", precisa Miccoli. (Fonte Askanews)