28 marzo 2024
Aggiornato 19:00
Il presidente della Regione Lazio sulle disparità tra regioni

Immigrati, Zingaretti: Serve un codice unico nazionale di esenzione

La proposta del presidente Zingaretti punta a «garantire certezza ed eguaglianza del diritto, accessibilità delle prestazioni, ed omogeneità tra le Regioni italiane»

ROMA - «L'istituzione di un codice unico nazionale di esenzione, valevole per il periodo necessario al riconoscimento della protezione». A proporlo dinanzi alla Commissione parlamentare di inchiesta migranti il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti. Come dettagliato dal governatore nel 2014 sono stati istituiti i codici regionali di esenzione dal ticket che comprende, tra gli altri minori stranieri non accompagnati, stranieri irregolari con meno di 6 anni o più di 65 anni, richiedenti protezione internazionale, limitatamente ai primi sei mesi dalla data di ingresso.

Il limite dei mesi
«Su questo limite di sei mesi, credo che sia importante fare un breve approfondimento - ha detto - esiste infatti nella nostra regione un ostacolo significativo nella garanzia della fruibilità delle prestazioni sanitarie per i richiedenti protezione internazionale e per i rifugiati. Ed è proprio quello relativo alla compartecipazione alla spesa per le prestazioni sanitarie dopo i sei mesi dalla data d'ingresso». Come spiegato da Zingaretti «su questo aspetto, la situazione tra le Regioni è infatti molto eterogenea, a causa dei vincoli imposti alle Regioni in piano di rientro».

Inaccettabile disparità tra Regioni
«Oggi - ha tenuto a sottolineare Zingaretti - abbiamo un'inaccettabile situazione di disparità, con Regioni che riescono ad assicurare l'esenzione del ticket per periodi più lunghi, ed altre Regioni come il Lazio che possono assicurarla per soli sei mesi», una situazione che «contrasta evidentemente con il principio dell'eguaglianza dei diritti, che il nostro Paese deve assicurare a tutte le persone. Soprattutto a chi ha già sofferto esperienze gravi e, per questo, riceve protezione internazionale». Di qui la proposta del presidente Zingaretti che punta a «garantire certezza ed eguaglianza del diritto, accessibilità delle prestazioni, ed omogeneità tra le Regioni italiane».
 




(con fonte Askanews)