20 aprile 2024
Aggiornato 13:30
Roma sul podio

Il Lazio è la seconda regione per imprese "in rosa"

Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ricorda che i finanziamenti per le donne che vogliono aprire un'impresa saranno disponibili ancora per 2 giorni

ROMA - «Roma prima provincia in Italia per imprese rosa. Lazio seconda regione. Tasso di crescita +0,9%, tre volte la media nazionale. Regione in campo per sostenere le donne, per creare sviluppo e lavoro»: lo scrive in un tweet il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ricordando i finanziamenti per le donne che vogliono aprire un'impresa, grazie al bando disponibile ancora per 2 giorni.

Roma sul podio per le aziende "in rosa"
Roma è la prima provincia in Italia per numero di aziende 'in rosa' registrate: oltre 95mila (95.727 al 30 giugno 2015). E' un bel traguardo per l'imprenditoria femminile perché le imprese "in rosa" sono cresciute, in questi anni, nonostante la grave crisi economica che ha colpito il nostro sistema produttivo. Negli ultimi sei mesi, infatti, nell’area metropolitana romana hanno registrato una crescita di quasi 1.000 unità (+0,9%), a fronte di un aumento medio nazionale molto più basso (+0,3%). I dati in questione sono stati diffusi dalla Camera di commercio di Roma in occasione dell'incontro 'Cultura e start up d'impresa al femminile. Quali semi per coltivare i talenti imprenditoriali femminili'.

Il bando Start Up fa bene all'impresa
Tuttavia, nel territorio, la quota delle imprese femminili sul totale è più bassa rispetto alla media nazionale: sono, infatti, il 20,1% del totale delle imprese romane, contro il 21,6% della media italiana. Nella regione, al 30 giugno 2015, le imprese femminili sono 137.617: un dato che porta il Lazio sul podio, dietro la Lombardia (173.935) e davanti alla Campania (130.285). Per aiutare ulteriormente questo settore imprenditoriale, la Camera di commercio di Roma, grazie al bando 'Start Up', ha stanziato un fondo di 400mila euro finalizzato all’abbattimento dei costi dei servizi riguardanti l’avvio d’impresa integrando l’originario stanziamento per portarlo a 550mila euro. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con i Csa (Centri servizi per l’artigianato) e i Cat (Centri di assistenza tecnica) delle principali associazioni di categoria regionali, prevede la sottoscrizione di una convenzione che disciplina i servizi offerti ai futuri imprenditori e le relative tariffe da applicare.