19 aprile 2024
Aggiornato 02:00
La polemica

Renzi: Sulle mie cene ho la coscienza pulitissima

Ai microfoni di Rtl 102.5 il premier commenta il fascicolo della Corte dei Conti toscana sui pagamenti di alcune cene a un ristorante toscano quando era sindaco di Firenze

ROMA - E' dura leggere i pezzi sugli scontrini delle cene e sulle inchieste che riguardano familiari, ma "sono vicende che bisogna sapere accettare facendo questo lavoro" e un presidente del Consiglio non può che proclamare "rispetto per i magistrati». Lo ha detto il premier Matteo Renzi parlando a Rtl 102.5. "Mi è costato molto leggere - ha detto sul fascicolo della Corte dei Conti toscana sui pagamenti di alcune cene a un ristorante toscano quando era Sindaco di Firenze - perché è una cosa che non sta né in cielo né in terra, ma è talmente evidente che si tratta di questioni assurde...".

Ha aggiunto il premier: "Leggo questa, leggo di mio padre... E' da un anno e qualcosa che mio padre... che non ha mai avuto un problema con la giustizia, che dietro una richiesta di un avviso di garanzia il Pm ha chiesto l'archiviazione, gli hanno immediatamente detto... il Pm 'sì, ok puoi archiviare', ma poi il giudice 'no, altri 30 giorni...' Sono vicende che uno deve sapere accettare, facendo questo mestiere. L'importante è avere la coscienza pulitissima. Dopodiché il presidente del consiglio è il capo del potere del consiglio, da me massimo rispetto per il potere giudiziario. Da me non sentirete mezza parola se non di rispetto per i magistrati. Il tempo è galantuomo, credo che la realtà sia più forte di tutte le polemiche, poi vedremo come va a finire anche questa». (con fonte askanews)