2 maggio 2024
Aggiornato 00:00
L'assessore ai Trasporti contro il senatore

Atac, Esposito: Gasparri preoccupato per un suo protetto in azienda?

L'Assessore ai Trasporti romano Stefano Esposito chiede al senatore forzista Maurizio Gasparri il perché di tante polemiche rispetto al futuro dell'azienda dei trasporti capitolina Atac. L'atteggiamento del senatore farebbe pensare che sotto ci siano ragioni personali

ROMA - «Sono preoccupato per la salute del senatore Gasparri che sembra ossessionato e da alcuni giorni non fa altro che dedicarsi a criticare, con uno stile che peraltro dimostra scarsa tenuta nervosa, il lavoro del sottoscritto». Lo dichiara, in una nota, Stefano Esposito, assessore alla Mobilità e ai Trasporti di Roma Capitale. «Oggi siamo all'apoteosi e quindi ho deciso di perdere qualche minuto del mio tempo per chiedere al collega cos'è che lo turba tanto. Forse la volontà di questa Amministrazione di mettere mano in qualche 'cassetto' particolare di Atac? Lo sento agitato, infatti, da quando si parla dell'intenzione di intervenire decisamente non solo sulla governance di Atac, ma anche sulla struttura dei dirigenti», prosegue.

Perché tutta quest'attenzione di Gasparri?
«Che la preoccupazione di Gasparri sia per qualcuno dei suoi 'protetti' in Azienda? Ad ogni modo, sul passato, sul presente e sul futuro di Atac sono pronto in ogni momento ad un dibattito, dove e quando vuole lui. Sarà un'ottima occasione per dare pubblicità all'azione di distruzione e saccheggio che i suoi sodali di coalizione hanno prodotto, riducendo Atac e il trasporto pubblico locale in condizioni disperate», aggiunge.

«Il senatore faccia i nomi»
«Di norma, sono abituato a lavorare a testa bassa senza essere interessato a cercare responsabilità passate, ma di fronte all'isteria di Gasparri sono disponibile, se lo ritiene necessario, a svolgere un'azione calmante e distensiva. Un'ultima cosa, dopodiché non perderò più tempo: quanto ai presunti 'autorevoli esponenti del Pd' di cui parla da giorni, mi viene da pensare che se hanno questo rapporto stretto con lui non siano in realtà così autorevoli, ma visto che ci siamo faccia pure nomi e cognomi, così da poter giocare a carte scoperte», conclude Esposito.

(con fonte Askanews)