Grillo: «Ecco pronta la "leggina truffa" per il finanziamento ai partiti»
La sanatoria sui rendiconti dei partiti è stata approvata "in fretta e furia, alla faccia del bicameralismo che fa perdere tempo", sottolinea il leader
ROMA - «Il Parlamento riapre le porte dopo un mese di vacanza e qual è il primo, urgentissimo, provvedimento da far approvare all'aula di Montecitorio? Ovviamente l'assegnazione del finanziamento pubblico ai partiti. O meglio, la leggina truffa che aggira un'altra legge truffa». Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog, mentre oggi in aula alla Camera si discute della modifica della legge sul finanziamento dei partiti.
La legge truffa del governo Letta
«Ricordate - è scritto in un post non firmato e quindi riconducibile al leader del M5s - il governo Letta e il suo annuncio di aver abolito i rimborsi elettorali? La chiamammo legge truffa, perché il finanziamento sopravviveva, spalmato in 4 anni, continuava a gravare sulle spalle dei cittadini (le donazioni del 2 per mille sono risorse sottratte allo Stato per finire nei forzieri dei partiti) e consentiva alle lobby di prendere pieno controllo dei partiti. Ma, nonostante tutto, sono riusciti a fare di peggio. La legge truffa, infatti, prevedeva che una commissione di garanzia verificasse la regolarità dei bilanci dei partiti prima di erogare loro le tranche di finanziamento pubblico.»
La legge truffina del governo Renzi
«Solo che la suddetta commissione è stata istituita senza avere risorse per procedere ai controlli, col risultato che al 30 giugno il magistrato contabile Luciano Calamaro, presidente della commissione, ha scritto a Grasso e a Boldrini per dire che non c'era trippa per gatti: niente controlli, niente soldi. Fra i partiti - prosegue il leader M5s - scatta il panico e a togliere le castagne dal fuoco ci pensa Sergio Boccadutri, ex tesoriere di Sel, folgorato sulla via renziana, titolare della leggina truffa. Che dice il testo passato in fretta e furia in commissione Affari costituzionali e pronto per essere approvato in tempi record dalla Camera? Una bella sanatoria sui rendiconti dei partiti, con fondi assegnati ugualmente, pur in assenza di controlli, i quali vengono rinviati al prossimo anno. In sostanza, non è successo niente, è sempre tutto a posto per i partiti che dimostrano come, quando di mezzo ci sono i loro interessi, le leggi viaggiano a tempi record. Alla faccia del bicameralismo che fa perder tempo. Calendarizzate il reddito di cittadinaza subito - conclude Grillo - e ridate i soldi ai cittadini italiani invece di continuare ad intascarveli». (Fonte askanews)