M5S: «Mobilitiamoci contro la riforma Renzi-Giannini!»
Una rappresentanza dei gruppi M5S, costituita dalle senatrici Michela Montevecchi e Enza Blundo e dal deputato Luigi Gallo oggi ha partecipato all'incontro organizzato dalla Lip
ROMA (askanews) - «Oggi a Bologna, dove si è svolto l'incontro nazionale di mobilitazione della scuola, abbiamo ribadito la nostra linea sulla riforma Renzi-Giannini: la battaglia va condotta nel modo più unitario e compatto possibile, senza fughe in avanti. Le vere azioni di contrasto cominciano solo ora, con l'inizio del nuovo anno scolastico, e devono essere condotte costantemente nel tempo e in modo coordinato. Ai partecipanti all'incontro abbiamo anche chiesto sostenere le mozioni alla Legge 107 che L'M5S sta portando al voto in questi giorni in diversi consigli regionali: la mobilitazione può costituire uno strumento fondamentale di pressione nei confronti dei partiti». E' quanto si legge in una nota della struttura di comunicazione M5S, attribuita genericamente ai parlamentari del Movimento 5 stelle in commissione Cultura di Camera e Senato.
La Puglia e il Veneto devono presentare ricorso
Una rappresentanza dei gruppi M5S, costituita dalle senatrici Michela Montevecchi e Enza Blundo e dal deputato Luigi Gallo oggi ha partecipato all'incontro organizzato dalla Lip. «La stessa opera di pressione - si sottolinea nel comunicato - da parte del mondo della scuola sarebbe necessaria per spingere le Regioni Puglia e Veneto, dove la mozione è già stata discussa e approvata, a depositare il ricorso entro il 13 settembre alla Corte costituzionale, cui chiediamo di esprimersi su alcuni passaggi della Legge 107».
Un referendum contro i privilegi alle scuole private
«Infine, oggi a Bologna abbiamo proposto - dicono ancora i parlamentari M5S - ai partecipanti di promuovere un quesito, finalizzato a un' azione referendaria, per l'abolizione dei finanziamenti alle scuole private. Il trattamento di privilegio di cui godono le private è inaccettabile, sia dal punto di vista costituzionale, sia perché al primo posto deve esserci la scuola statale pubblica, che di finanziamenti avrebbe bisogno eccome, viste le condizioni penose in cui versano tanti nostri istituti", conclude la nota dei gruppi parlamentari stellati.
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