17 agosto 2025
Aggiornato 22:00
Parla Renato Brunetta, presidente deputati Fi

«Negli ultimi 20 anni Paese bloccato? Falso storico patente»

In una nota Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia, risponde alle parole del premier Matteo Renzi: in venti anni sono state fatte quaranta riforme, precisa Brunetta

ROMA (askanews) - «L'affermazione ideologica più chiara pronunciata ieri da Renzi è stata questa: negli ultimi vent'anni il Paese è stato bloccato da berlusconismo e antiberlusconismo. Ora ci sono io, il Fiorentino, e ricomincia la storia dell'Italia. O così, oppure è ancora così». Lo dichiara in una nota Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia.

Berlusconi determinante
«La sua ricostruzione dei vent'anni - aggiunge - è un falso storico patente. Questi vent'anni, chiariamolo subito, hanno visto dieci anni a guida berlusconiana e dieci in mano alla sinistra. Il berlusconismo non ha affatto bloccato l'Italia, è stato una sequenza di riforme tentate, realizzate e poi sistematicamente distrutte dai governi di sinistra successivi ad esso". "La sinistra - insiste Brunetta - ha fatto poche riforme, divise in due categorie, quelle cattive e quelle pessime: noi mai abbiamo cercato di azzerarle ma di migliorarle, mai giocando al tanto peggio tanto meglio. Questi vent'anni sono stati determinati dal fare i conti con l'euro, con Schengen, altro che 'pausa' (tra l'altro: il solito linguaggio da videogioco con Orfini, che pena). Abbiamo fatto 40 riforme».

L'antiberlusconismo ha cercato di distruggere il buono
«Ne segnaliamo alcune: la riforma costituzionale. Quella - spiega - avrebbe consentito già ora di godere di istituzioni modernizzate e capaci di decisioni rapide in un contesto di democrazia con poteri e contropoteri. Invece ci è stata azzerata con una campagna di falsificazione con tutte le trombe di giornaloni e televisioni schierati contro, con in testa Oscar Luigi Scalfaro. L'antiberlusconismo ha sistematicamente cercato di distruggere il lavoro straordinario dei governi di centrodestra. Come è stato nel campo delle pensioni, con lo scalone di Maroni: demolito, con il risultato di finire nell'inferno della Fornero. Così la riforma della Pubblica Amministrazione, contro cui l'antiberlusconismo ha scagliato sindacati, piazza e giornali; quella della scuola firmata Gelmini, e abbiamo visto cos'ha combinato Renzi. Non accettiamo la 'damnatio memoriae' di un lavoro eccezionale, condotto contro avversari sleali e aggrappati ai poteri forti», conclude Brunetta.