«Negli ultimi 20 anni Paese bloccato? Falso storico patente»
In una nota Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia, risponde alle parole del premier Matteo Renzi: in venti anni sono state fatte quaranta riforme, precisa Brunetta
ROMA (askanews) - «L'affermazione ideologica più chiara pronunciata ieri da Renzi è stata questa: negli ultimi vent'anni il Paese è stato bloccato da berlusconismo e antiberlusconismo. Ora ci sono io, il Fiorentino, e ricomincia la storia dell'Italia. O così, oppure è ancora così». Lo dichiara in una nota Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia.
Berlusconi determinante
«La sua ricostruzione dei vent'anni - aggiunge - è un falso storico patente. Questi vent'anni, chiariamolo subito, hanno visto dieci anni a guida berlusconiana e dieci in mano alla sinistra. Il berlusconismo non ha affatto bloccato l'Italia, è stato una sequenza di riforme tentate, realizzate e poi sistematicamente distrutte dai governi di sinistra successivi ad esso". "La sinistra - insiste Brunetta - ha fatto poche riforme, divise in due categorie, quelle cattive e quelle pessime: noi mai abbiamo cercato di azzerarle ma di migliorarle, mai giocando al tanto peggio tanto meglio. Questi vent'anni sono stati determinati dal fare i conti con l'euro, con Schengen, altro che 'pausa' (tra l'altro: il solito linguaggio da videogioco con Orfini, che pena). Abbiamo fatto 40 riforme».
L'antiberlusconismo ha cercato di distruggere il buono
«Ne segnaliamo alcune: la riforma costituzionale. Quella - spiega - avrebbe consentito già ora di godere di istituzioni modernizzate e capaci di decisioni rapide in un contesto di democrazia con poteri e contropoteri. Invece ci è stata azzerata con una campagna di falsificazione con tutte le trombe di giornaloni e televisioni schierati contro, con in testa Oscar Luigi Scalfaro. L'antiberlusconismo ha sistematicamente cercato di distruggere il lavoro straordinario dei governi di centrodestra. Come è stato nel campo delle pensioni, con lo scalone di Maroni: demolito, con il risultato di finire nell'inferno della Fornero. Così la riforma della Pubblica Amministrazione, contro cui l'antiberlusconismo ha scagliato sindacati, piazza e giornali; quella della scuola firmata Gelmini, e abbiamo visto cos'ha combinato Renzi. Non accettiamo la 'damnatio memoriae' di un lavoro eccezionale, condotto contro avversari sleali e aggrappati ai poteri forti», conclude Brunetta.