Rivolta anti-profughi a Casale San Nicola
Cittadini e esponenti del movimento di estrema destra scendono in strada per protestare contro l'arrivo di circa un centinaio di profughi nel quartiere
ROMA – A Casale San Nicola, nella zona nord di Roma, alcuni residenti e membri di CasaPound sono scesi in strada per protestare contro l'arrivo di circa cento profughi destinati alla ex scuola Socrate. I migranti non sono ancora arrivati, ma sembra evidente che la destinazione sia proprio l'edificio scolastico sulla Cassia.
«Zona inadeguata per accogliere profughi»
CasaPound Italia comunica che «Nello spiazzo davanti alla struttura che dovrebbe ospitare i rifugiati, dove i cittadini sono in presidio permanente da quasi tre mesi, sono arrivati i blindati delle forze dell'ordine». Sempre secondo le dichiarazioni rilasciate da movimento di estrema destra, le «250 famiglie del piccolo comprensorio tra la via Braccianese e la Storta, al confine tra XIV e XV Municipio, ritengono non solo l'edificio e la zona - molto isolata - inadeguate all'accoglienza, ma temono che l'arrivo di cento migranti su una popolazione di poco più 400 persone, finisca col diventare una vera e propria 'invasione, ingestibile dal punto di vista della sicurezza».
I residenti non smettono di lottare
È per questa ragione che i cittadini residenti della zona hanno scelto di non arrendersi, anche di fronte alla presenza delle Forze dell'Ordine: «Per questo sono determinati a non smettere di lottare neanche adesso, quando di fronte a loro vedono schierate con grande imponenza di mezzi le forze dell'ordine. Una protesta pacifica, certamente, ma che non si arresterà fino a quando non si avrà la certezza che Casale San Nicola resterà a loro».
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