6 giugno 2023
Aggiornato 18:30
FdI: il governo si assuma le responsabilità

Renzi sull'immigrazione ha sbagliato tutto

Giorgia Meloni non ci sta e alle parole del premier Matteo Renzi che promette incentivi ai Comuni disposti ad ospitare nuovi profughi risponde che scaricare le colpe sui sindaci e amministratori locali e «aprire così uno scontro sul territorio è intollerabile»

ROMA - «Renzi si assuma di fronte agli italiani la responsabilità di una gestione dell’emergenza immigrazione totalmente sballata». Il presidente di Fratelli d'Itali-Alleanza nazionale Giorgia Meloni torna a parlare di immigrazione e lo fa tuonando ancora contro il governo Renzi. Il leader di FdI inveisce contro la 'malagestione' portata avanti dal presidente del Consiglio Matteo Renzi e in modo particolare contro le parole spese dal premier nei confronti dei sindaci e dei territori: scaricare le colpe sui sindaci e amministratori locali e «aprire così uno scontro sul territorio è intollerabile», afferma indignata Giorgia Meloni.

Il governo alimenta il problema
A detta del presidente di Fratelli d'Italia, la linea politica adottata dal governo Renzi per far fronte alla situazione attuale di gestione e accoglienza dei profughi sarebbe del tutto inadeguata. Il problema, secondo Meloni, è che «il governo alimenta il problema, il governo deve risolverlo». Quello che chiede il leader di FdI è che si segua quella strada indicata proprio dal partito di Giorgia Meloni e si applichi la soluzione suggerita da Fratelli d'Italia: Matteo Renzi dovrebbe pretendere quello che Fratelli d'Italia chiede da tempo, ovvero una «missione militare internazionale per controllare i porti libici», in modo da fermare le cosiddette «carrette della morte».

Il piano proposto da FdI
Ma non solo: è necessario e imprescindibile che le operazioni portate avanti per fermare scafisti e «invasione» avvengano col supporto e l'aiuto dell'Europa. Secondo Giorgia Meloni, infatti, il presidente del consiglio dovrebbe usare il pugno duro con l'Ue pretendendo l'inizio di una missione europea in Africa affinché si valuti in loco le richieste di asilo di coloro che fuggono attraverso il mare, partendo dall'Africa settentrionale. L'intento, come specifica Meloni, è quello di fare in modo che non sia soltanto l'Italia a sobbarcarsi costi e oneri dei profughi che arrivano, ma che vi sia finalmente quella 'ridistribuzione' dei migranti tra i 28 Paesi dell'Unione.

Risorse agli italiani, non ai profughi
Giorgia Meloni punta il dito contro il presidente del Consiglio e lo fa in relazione agli incentivi che il governo sarebbe disposto ad elargire ai Comuni che si dimostreranno pronti ad accogliere nuovi immigrati. Per il presidente di Fratelli d'Italia, il premier dovrebbe smettere «di mettere sotto scacco i sindaci costringendoli a indirizzare agli immigrati le risorse destinate ai servizi ai cittadini italiani».

Renzi e gli incentivi ai Comuni
Il presidente del Consiglio, infatti, in occasione della conferenza stampa del G7 in Germania, ha affermato che il governo dovrebbe «dare incentivi, anche nel patto di stabilità, a quei comuni che ci danno una mano» nell'accogliere migranti. Il premier non manca, però, al contempo di sottolineare l'insufficienza del supporto europeo attualmente. «La situazione così com'è non va», ha continuato Renzi, che ha aggiunto che per portare a casa risultati concreti nel campo dell'immigrazione c'è bisogno di «buon senso». Il riferimento era chiaramente indirizzato al governatore lombardo Roberto Maroni, che ha esortato i sindaci dei Comuni della Regione Lombardia a rifiutare l'accoglienza di nuovi profughi.