«Il trionfo della demagogia»
Il governatore lombardo, Roberto Maroni, invita i prefetti a sospendere le assegnazioni dei profughi nei Comuni lombardi. Per il capogruppo M5s della Lombardia si tratterebbe di una richiesta illegittima e inutile: «Demagogia per raggranellare voti»
ROMA - «È la solita propaganda sulla pelle dei cittadini e di queste persone in difficoltà». Il Movimento 5 Stelle commenta così la dura reazione del presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni alla circolare del Viminale secondo la quale ad alcune regioni del nord Italia verrebbe chiesto di ospitare altri profughi. Per il capogruppo lombardo del Movimento 5 Stelle, Dario Violi, l'invito del governatore della Lombardia ai prefetti di sospendere le assegnazioni dei profughi nei comuni lombardi sarebbe «illegittimo oltre che inutile».
Maroni ha alimentato l'emergenza
I pentastellati passano ad attaccare aspramente il Presidente della Regione Lombardia, puntando il dito contro una politica interna che, nel tempo, non ha fatto altro che alimentare la situazione di degenerazione cui il Paese è costretto ad assistere: Roberto Maroni è, infatti, a detta di Grillo, «tra gli artefici di una politica interna che ha lasciato in mano alle mafie la gestione di barconi e centri di accoglienza». Quella messa in piazza dal governatore, dunque, sarebbe una strategia, un metodo per «raggranellare qualche voto alle elezioni di domenica», secondo il M5s lombardo, «Siamo al trionfo della demagogia». Nel post in cui il rappresentante dei pentastellati Violi ricorda le 'malefatte' della politica di Maroni, non manca la denuncia di un sistema farraginoso e lento. Le Prefetture dovrebbero, infatti, essere messe nelle condizioni di valutare il più velocemente possibile «chi ha diritto o meno all'accoglienza» attraverso il lavoro della politica che dovrebbe fare la sua parte sull'assegnazione dei permessi temporanei.
Serve l'Europa
Ovviamente, la collaborazione tra politica territoriale e istituzioni non è abbastanza per fronteggiare la situazione di emergenza attuale. Gestire la complessa e articolata contingenza necessita di energie e forze che provengano non soltanto dal governo italiano, quanto piuttosto da un'Europa dimostratasi troppo sorda alle grida di aiuto, dell'Italia che accoglie e soprattutto di chi disperato arriva. La situazione andrebbe governata a «livello europeo», quindi, secondo Violi, dove «Renzi e Mogherini hanno dato ampio sfoggio della loro totale incapacità quali membri del governo più debole d'Europa».
L'Europa fa acqua da tutte le parti
Il Movimento 5 Stelle aveva già espresso il suo parere in merito a quella che si avvia a diventare una guerra tra Regioni per l'accoglienza dei migranti. Le disposizioni della circolare del Viminale è chiara dimostrazione che il problema dell'immigrazione «resta un problema solo italiano e rischia di diventare una guerra tra regioni del sud e del nord». Solo qualche settimana fa, da Bruxelles arrivavano parole rassicuranti in merito alla questione delle quote e alla 'ridistribuzione' dei migranti nei ventotto paesi dell'Unione. Ma – come chiedono i 5 Stelle – «Dove sono finiti gli annunci roboanti sulla distribuzione delle quote di migranti fra i paesi europei?». Il premier Matteo Renzi e il ministro degli Esteri Paolo Gentoloni hanno esultato prima del tempo. «L'agenda sull'immigrazione neanche è stata approntata che già inizia a fare acqua da tutte le parti», affermano i grillini della Commissione Esteri e Difesa.
- 28/11/2021 Lamorgese: «Blocco navale per i migranti? Non è possibile, è un atto di guerra...»
- 13/08/2021 Matteo Salvini: «Pronto a incontrare Ministro Lamorgese»
- 10/08/2021 Lamorgese: «Migranti aumentano ma nessuna invasione. Pronta a vedere Salvini»
- 31/07/2020 Luigi Di Maio sugli sbarchi: «Vanno messi fuori uso i barconi. È un'emergenza nazionale»