19 aprile 2024
Aggiornato 17:30
Il segretario del Carroccio incontra Pier Carlo Padoan in via XX settembre

Salvini e i leghisti al Mef: «Renzi, restituisci il malloppo»

Una delegazione di parlamentari della Lega, guidata da Matteo Salvini (affiancato, fra gli altri, da Calderoli e Fedriga), è entrata al ministero dell'Economia e finanze per incontrare il ministro Pier Carlo Padoan e chiedere la restituzione delle pensioni, in base alla sentenza della Corte costituzionale.

Roma (askanews) - Una delegazione di parlamentari della Lega, guidata da Matteo Salvini (affiancato, fra gli altri, da Calderoli e Fedriga), è entrata al ministero dell'Economia e finanze per incontrare il ministro Pier Carlo Padoan e chiedere la restituzione delle pensioni, in base alla sentenza della Corte costituzionale. Saliti al primo piano del palazzo di via XX Settembre, i leghisti, sempre con il segretario in testa, si sono affacciati da un balcone ed hanno esposto i seguenti cartelli: «Giù le mani dalle pensioni», «Ladri di pensioni», «Pensioni: restituite il malloppo».

Salvini: Il governo restituisca tutti i soldi, subito
I giudici della Corte costituzionale la sentenza sulle pensioni «l'hanno approvata per sbaglio, non accorgendosi di quello che facevano. Ma cosa fatta capo ha...», ha detto il segretario della Lega Nord Matteo Salvini parlando con i giornalisti davanti il ministero dell'Economia nel corso della manifestazione di protesta organizzata dal Carroccio per chiedere la restituzione delle pensioni. «In ogni caso - ha aggiunto - noi siamo pronti a sostenere anche una legge del Pd purché si parli di pensioni». Il comportamento del governo e del ministro del Tesoro «è inqualificabile. Ci manca solo che il ministro dell'Economia e Renzi risarciscano i pensionati con i punti fragola dell'Esselunga e abbiamo sentito tutte le cazzate», ha argomentato ancora il segretario della Lega Nord. Salvini ribadisce che «sono soldi dovuti e che debbono essere restituiti a tutti. Subito». Circa i problemi che questo potrebbe portare ai nostri conti pubblici e al rispetto dei parametri chiesti dall'Ue, Salvini non ha dubbi: «Il rispetto del 3% è una bestialità e dobbiamo cominciare a fregarcene. I parametri idioti dell'Ue - ha aggiunto - dovrebbero essere superati».