20 aprile 2024
Aggiornato 09:30
Memoria offesa dal poliziotto Tortosa

Giuliani a Mattarella: «Ora lo Stato chieda scusa a Carlo»

Il padre di Carlo Giuliani, il manifestante ucciso durante gli scontri con le forze dell'ordine al G8 di Genova del 2001, ha scritto una lettera aperta al presidente della Repubblica Sergio Mattarella per invitarlo a «chiedere scusa a Carlo a nome dello Stato» per le «offese insopportabili» rivolte a suo figlio dal poliziotto Fabio Tortosa sulla sua pagina Facebook.

GENOVA (askanews) - Il padre di Carlo Giuliani, il manifestante ucciso durante gli scontri con le forze dell'ordine al G8 di Genova del 2001, ha scritto una lettera aperta al presidente della Repubblica Sergio Mattarella per invitarlo a «chiedere scusa a Carlo a nome dello Stato» per le «offese insopportabili» rivolte a suo figlio dal poliziotto Fabio Tortosa sulla sua pagina Facebook.

Parole scandalose
«Quelle parole - ha dichiarato Giuliani ad Askanews - sono scandalose, nel leggerle ho provato stupore ma anche la vergogna di vivere in uno Stato in cui ci possono essere suoi rappresentanti che si comportano così". "Dopo la sentenza della Corte di Strasburgo e anche quella della nostra Cassazione che punì quella che allora era stata una macelleria messicana, come l'aveva definita non un cattivo no global ma il vice questore Michelangelo Fournier che a quella macelleria in qualche modo aveva pure partecipato, credo -ha spiegato Giuliani- che sia difficile non riconoscere la illegittimità del giudizio di quell'agente».

Inammissibile da parte di un rappresentante dello Stato
Per questo i familiari di Carlo Giuliani stanno valutando la possibilità di presentare una denuncia nei confronti di Fabio Tortosa. «Vediamo se esistono le condizioni - ha detto Giuliani ad Askanews - perché non è ammissibile quello che ha scritto, a maggior ragione perché si tratta di un rappresentante dello Stato. Se quelle parole le avesse scritte un cittadino comune avrebbe sbagliato profondamente ma visto che lo ha fatto un rappresentante dello Stato è mille volte più grave», ha sottolineato il padre di Carlo. Secondo Giuliano Giuliani, Tortosa «dovrebbe essere subito rimosso dalla polizia o comunque fatto oggetto di una punizione severissima. Si mandano in riabilitazione persone che commettono atti assai meno gravi e una persona che ha commesso un atto così grave -ha concluso- potrà magari anche essere riabilitato ma dopo un percorso di una ventina d'anni nei quali gli potranno spiegare quale deve essere il comportamento di un rappresentante dello Stato».