25 aprile 2024
Aggiornato 13:30
L'esponente di Fi si schiera con Matteo Salvini

Santanchè: Un mondo migliore? Senza i rom

Daniela Santanché fiancheggia il leader della Lega sulla questione campi rom, assurta all'onore delle cronache dopo le discusse affermazioni di Matteo Salvini. Per l'esponente di Fi, in un mondo migliore l'Italia non avrebbe rom, e, in ogni caso, non li ospiterebbe nei campi. Per la Santanché, inoltre, urge una legge sul nomadismo. Ma dal Pd, sul «caso Salvini-rom», continuano a piovere critiche.

ROMA (askanews) - «In un mondo migliore sarebbe fantastico non avere i rom in Italia perché ieri le zingare hanno dichiarato che fanno circa mille ore al giorno rubando. Auspicherei, quindi, che in Italia si facesse a meno dei campi rom, anche se non sarà possibile». Lo ha dichiarato Daniela Santanchè (Forza Italia), intervenendo ad Agorà su Rai3.

SANTANCHÈ SI SCHIERA CON SALVINI - «Bisogna fare una legge sul nomadismo perché i rom vogliono tutte le prerogative dei nomadi, poi però sono stanziali e rubano nelle nostre case», ha sottolineato la Santanché. Che ha aggiunto: "Dalla Boldrini arriva la solita retorica della sinistra benpensante. I toni di Salvini sui rom sono evidentemente provocatori, ma il dato, e cioè quello delle violenze che questi signori commettono nel nostro Paese, è più che certo»«Se poi vogliamo chiudere gli occhi e far finta di nulla è un altro discorso, ma intanto i rom stanno saccheggiando le nostre città a colpi di furti e violenze», ha concluso.

PD CONTRO SALVINI E SANTANCHÈ - La Santanché, dunque, sposa la stessa linea sostenuta da Matteo Salvini, le cui dichiarazioni, ieri, hanno provocato grande scalpore e un vero e proprio caos mediatico. Affermazioni che hanno suscitato l'indignazione della Presidente della Camera Laura Boldrini, ma anche dal Pd. Federico Gelli, deputato dem, ha infatti commentato: «Neanche oggi poteva mancare la 'salvinata' del giorno. Parole in libertà di chi in modo rozzo affronta questioni delicate con superficialità e cultura da scuola elementare».
«Se possibile
- ha aggiunto Gelli - oggi Salvini ha fatto anche di peggio. Ha utilizzato toni inquietanti e di hitleriana memoria solo per farsi propaganda. La storia ci racconta di chi ha deciso di 'radere al suolo' per imporsi. Salvini chiaccheri di meno e studi di più».