29 marzo 2024
Aggiornato 08:00
La Lega chiede il licenziamento di un professore in Trentino Alto Adige

La «piccola Salvini» diventa un caso nazionale

In una scuola superiore del Trentino, un professore umilia una sua studentessa definendola una «piccola Salvini». L'episodio è stato a lungo trattato sulla stampa locale, ma ora sta diventando un caso nazionale perché la Lega Nord ha chiesto il licenziamento dell'insegnante. Anche il segretario del Carroccio, Matteo Salvini, ha pubblicato un post sulla vicenda.

ROMA – In una scuola superiore del Trentino, un professore umilia una sua studentessa definendola una «piccola Salvini». L'episodio è stato a lungo trattato sulla stampa locale, ma ora sta diventando un caso nazionale perché la Lega Nord ha chiesto il licenziamento dell'insegnante. Anche il segretario del Carroccio, Matteo Salvini in persona, ha pubblicato un post sulla vicenda. Ai microfoni di DiariodelWeb.it è intervento l'On. Maurizio Fugatti, segretario della Lega Nord Trentino, per raccontarci l'accaduto.

Un episodio della cronaca locale del Trentino sta diventando un fatto di rilevanza nazionale, che rischia anche di diventare un precedente nella giurisprudenza italiana: cos'è accaduto?
«In una scuola superiore del Trentino, un professore ha chiesto ai suoi studenti se, in caso di difficoltà, avessero preferito aiutare un italiano o uno straniero. Una ragazza quattordicenne della classe ha risposto che avrebbe preferito aiutare un «cittadino italiano», e l'insegnante l'ha duramente rimproverata definendola tra l'altro «una piccola Salvini». La ragazza è tornata a casa e si è messa a piangere, spiegando l'accaduto ai genitori che ci hanno contattato. Così, noi della Lega Nord Trentino, siamo andati nella giornata di sabato davanti alla scuola a denunciare questo episodio. La preside dell'Istituto per tutta risposta ha chiamato i carabinieri chiedendoci di andare via, perché secondo lei non potevamo stare sul territorio della scuola. Al di là del comportamento della preside, che sembra una barzelletta, il fatto principale è che ad oggi – trascorsi tre giorni – non c'è alcuna smentita dell'episodio, e ciò lascia supporre che si sia verificato realmente. La stampa locale ha ampiamente trattato la vicenda, e la preside non è mai intervenuta. Inoltre, a noi risulta che le intemperanze politiche del professore siano andate anche oltre: perché avrebbe interrogato l'alunna una volta rientrata in classe, con un atteggiamento evidentemente discriminatorio.»

Cosa chiedete?
«Chiediamo l'intervento dei dirigenti scolastici, perché se i fatti fossero verificati e risultassero vero a nostro avviso questo professore non dovrebbe continuare a fare il suo lavoro.» 

Ritenete quindi che dovrebbe essere licenziato?
«Riteniamo che a parti invertite sarebbe successo il finimondo. Se un professore avesse apostrofato sgarbatamente un alunno definendolo un 'piccolo Renzi' sarebbe successo di tutto, ma la vicenda è contro la Lega quindi hanno deciso di far passare in sordina la cosa. La cosa che, però, è che questa bambina abbia subito ingiustamente un attacco da questo professore e che ne abbia risentito. Chiediamo perciò che l'insegnante venga rimosso, perché non è in grado di fare il suo lavoro.»

Esistono dei precedenti tra voi della Lega Nord e l'istituto scolastico in questione?
«Nei mesi scorsi siamo andati nello stesso liceo per denunciare lo stato architettonico e infrastrutturale dell'edificio, perché i ragazzi hanno fatto lezione al freddo durante l'inverno. In quell'occasione la preside dell'Istituto ha a lungo pontificato sui giornali contro la nostra denuncia, perciò il suo silenzio questa volta lascia pensare ad un «silenzio assenso»

Anche il segretario, Matteo Salvini, è intervenuto direttamente sulla questione, postando questo testo sul suo profilo Facebook
«Un 'professore' del liceo Russell di Cles, in Trentino, ha dato della 'piccola Salvini' a una studentessa di 14 anni che in classe ha risposto che, se avesse dovuto scegliere chi aiutare fra uno straniero e un italiano in difficoltà, ha risposto l'italiano. Umiliata davanti a tutti, la ragazza è tornata a casa. Ma vi pare normale??? Quel 'professore' si dovrebbe vergognare! Un abbraccio alla ragazza e ai suoi poveri compagni di classe»,