Salvini: I miei alleati? Gli italiani
Una Piazza del Popolo verde Lega che acclama il suo leader. Fisco, scuola, immigrazione, cultura di sinistra, legge Fornero, sicurezza, futuro politico. Matteo Salvini tocca tutti i punti del suo programma, uno dopo l'altro, deciso a far capire che l'unico Matteo fatto per gli italiani è lui. E promette: «Cambiare si può. Se lo facciamo tutti, insieme prendiamo il 51%».
ROMA - «L'impegno che mi prendo e che però chiedo a voi è che questa piazza non sia la fine ma l'inizio di un percorso». Davanti ad una Piazza del Popolo gremita di gente e bandiere, il segretario federale della Lega nord, Matteo Salvini, annuncia la nascita di un programma volto a demolire la linea politica del premier Matteo Renzi e a riportare al centro dell'attenzione politica i cittadini italiani e le loro esigenze. «I giornalisti sono sempre appassionati di sapere con quale partito politico mi alleo. Io oggi rispondo che spero di allenarmi con 60 milioni di italiani». Arriva forte e chiaro il messaggio del leader del Carroccio. E non soltanto per l'immenso manifesto che si erge alle sue spalle - in cui un 'Renzi a casa' esprime in maniera ermetica tutti i punti fondamentali della nuova sfida leghista - ma anche grazie alle diverse persone salite sul palco, rappresentanti di diverse categorie lavorative e sociali vittima di questo Stato, vittima della politica perseguita dal Governo Renzi. Dagli agricoltori ai medici, dai pescatori agli esodati: tutti sul palco gridavano contro il presidente del Consiglio, con una folla inferocita pronta a fungere da coro nell'invettiva allo Stato.
RENZI SERVO SCIOCCO - Il discorso di Matteo Salvino di apre, però, sulla scia delle parole appena pronunciate in un video messaggio dalla leader del Front National francese, Marine Le Pen, che attacca inesorabilmente la troika e un'Unione europea cieca alle difficoltà dei popolo e attenta ad una politica monetaria sanguinaria. «Renzi è il servo sciocco di qualcuno che non ha nome né cognome che da Bruxelles vuole controllare la vita di ognuno di voi - urla Salvini dal palco -. Renzi è lo strumento di sinistra di chi vuole annientare quel che resta dell'economia italiana. Il problema non è Renzi, né Alfano, ma il problema sono le politiche che mandano avanti. Il problema è che loro eseguono ordini impartiti da altri».
SCUOLA FORMATO SALVINI - Nella prima parte del discorso, il leader del Carroccio tocca il nodo delicato della scuola. Quella 'buona scuola' di cui si riempiono la bocca il presidente del Consiglio e il ministro dell'Istruzione, senza che, però, vi siano risultati soddisfacenti. Salvini si rivolge alla ministra Stefania Giannini, consigliando una serie di libri che lui produrrebbe di inserire nel piano formativo dei più giovani: dai libri di storia che parlino di foibe e non si riducano alle ricostruzioni della sinistra fino ad Oriana Fallaci, passando per testi che riportino «come si è arrivati all'idiozia che ha portato alla tragedia del Vajont».
BELLE LE DIFFERENZE DELL'ITALIA - Un passaggio importante del discorso del segretario della Lega è stato quello del rispetto delle diverse anime dell'Italia: «L'Italia è bella se rispetta le differenze, le identità, le lingue, le culture, da Nord a Sud», e invece è un Paese «amministrato da gente venduta. È un Paese che riparte e resiste solo se rispetta le identità, i popoli che stanno insieme nel rispetto reciproco con autonomia e responsabilità».
LA DITTATURA DEGLI INTELLETTUALI DI SINISTRA - Dopo un lungo excursus su una cultura dominata e impregnata del pensiero di sinistra, il leader della Lega arriva a parlare della riforma Rai, ancora una volta accusando il governo di portare avanti una politica totalmente sbagliata: «Pensate al mondo della cultura, fare informazione e spettacolo se non sei di sinistra è impossibile - afferma Salvini -, perché se non sei di sinistra non sei abbastanza colto, non sei abbastanza intelligente, non leggi abbastanza libri, peccato che poi non capiscono i libri che leggono. Io preferisco leggere due libri, ma capirli». E continua: «Domani Renzi mette mano alla Rai, perché il Pd dice che tre telegiornali sono troppi. Ne basta uno, alle ore 20, dopo Carosello, di dieci minuti, che ci racconta la giornata di Renzi. Anche perché lui fa un solo telegiornale, sai che risparmio! Attenzione, perché questi, infatti, sono guidati da Bruxelles. Nel nome del risparmio ci stanno rubando il futuro, ci stanno rubando la democrazia».
FUORI GLI IMMIGRATI - Salvini, davanti alle migliaia di persone di Piazza del Popolo, torna ad affrontare il tema caldo e controverso dell'immigrazione, e lo fa accusando il Governo di portare soccorso a straniero piuttosto che concentrarsi sulle problematiche gravi di povertà e miseria che affliggono tanti italiani: «Ma come fa uno a votare Pd in Veneto? Il governo prende 300 milioni di euro e in cambio manda 2000 immigrati. Ma prendeteveli a casa vostra questi 2000 migranti, visto che non state in un bilocale in periferia. Poi fate la morale agli altri mentre avete la casa a Cortina, oppure parlate di integrazione nelle scuole, tanto i vostri figli vanno nelle scuole private. Fate la morale agli altri con il portafoglio pieno a sinistra».
LA PROMESSA: VIA LA LEGGE FORNERO - La Lega chiarisce la sua posizione politica, «La Lega è a destra della destra della destra. Noi difendiamo quelli che lavorano, i più deboli, quello che dovrebbe fare la sinistra normale, invece la sinistra dice che non si possono toccare i vitalizi né cancellare la legge Fornero».Salvini promette che nel momento in cui dovesse andare al governo, una della prime azioni che porterebbe avanti sarebbe la cancellazione della legge Fornero, per la quale la Lega aveva chiesto un referendum di abrogazione, respinto dalla Corte costituzionale. «La legge fornero la cancelleremo», afferma il leader della Lega.
NO ALLA FINANZA SULLA LUNA, NOI STIAMO CON I PICCOLI - Torna a parlare di economia, Salvini, e lo fa condannando un governo che si schiera con i potenti, con Confindustria e con Marchionne, lasciando l'Italia della piccola e media impresa a soffocare sotto il peso di tasse sempre più insostenibili: «L'Italia non è Marchionne e non è Renzi. Noi stiamo coi piccoli. Renzi ha scelto Confinduatru, Renzi ha scelto Il sole 24 ore. Oggi tutti i giornali si parla di un'Italia che cresce dello 0,1%. Un successone - commenta il leader del Carroccio - ma come se non bastasse c'e lo spread molto basso. Questa è la finanza che vive sulla luna, qua ci sono gli artigiani che vivono sulla terra. Nel 2009, quando il governo Berlusconi-Lega venne mandato a casa per colpa dellp spread troppo alto, lo spread era a 500 ma la disoccupazione era sotto il 9%. Oggi la disoccupazione è a 4 punti percentuale in più. Ma chi se ne frega delle regole dell'unione europea e dello spread».
VAI A FARE IL ROM DA UN'ALTRA PARTE - Salvini torna a parlare di immigrazione e rom: il segretario della Lega parla delle numerose persone invalide costrette a vivere con 300 euro al mese di pensione, mentre lo Stato elargisce - secondo quanto affermato da Salvini - 1000 euro pro capite al mese per migrante. Un'ingiustizia che continua quando si parla di rom: «Basta campi rom, tu rom non puoi più campare sulle spalle degli italiani. Vai a fare il rom da un'altra parte. Oggi il problema è che noi andiamo a prenderlo lo straniero mentre nel 1915 difendevamo i nostri confini. E ora mi rivolgo ai membri della marina, non vi siete arruolati in marina per fare l aiuto soccorso, quindi prendeteli in mare e riportateli a casa».
NO ECCESSO DI LEGITTIMA DIFESA - Un altro importante nodo toccato da Salvini è quello relativo alla giustizia e alla difesa personale. Il segretario della Lega si rifà in particolare all'episodio di poche settimane fa che ha visto un benzinaio veneto impugnare fucile e uccidere un ladro che aveva appena rapinato una gioielleria. Per Salvini la questione è semplice: quando si parla di difesa non esiste legge che tenga, prima di tutto va tutelata la proprietà privata. «Non esiste l'eccesso di legittima difesa, se entri in casa mia su due piedi puoi uscirne steso».
SI' ALLE CASE CHIUSE - Riprendendo la notizia lanciata dal sindaco di Roma qualche settimana fa in relazione alla possibilità di costituire il quartiere 'a luci rosse' di Roma all'Eur. «La prostituzione - afferma Salvini - va regolamentata, le prostitute vanno tolte dalla strada, messe nelle case chiuse e tassate, come fosse un qualsiasi lavoro. Una delle cose che faremo una volta al governo sarà cambiare la legge Merlin, che di danni ne ha fatti tanti».
A GIUGNO IN NIGERIA - Dalla Francia «copio la gratuità dell'asilo nido. Il dato più devastante del 2014 è che sono nati i bimbi che nacquero 150 anni fa. È un Paese destinato a morire. E questo io lo chiamo un tentativo di sostituzione di popoli. Ma ognuno deve poter vivere tranquillo a casa sua». E poi annuncia: «A giugno andrò in Nigeria a chiedere a quel governo di cosa ha bisogno. Il problema è andare là, ma andare là fa fatica perché Renzi e Alfano stanno troppo comodi qua».
INCHINO A BOSSI - In chiusura, il leader della Lega non manca di ringraziare il suo predecessore, Umberto Bossi, anch'egli presente sul palco: «Io sarò eternamente riconoscente e dirò sempre grazie a Umberto Bossi, che ci ha svegliato e questa è stata la migliore lezione di morale».
I MIEI ALLEATI? GLI ITALIANI - Ancora sull'economia, Salvini annuncia che contro «quello strozzino che è lo stato» e «il regime di Equitalia, noi introduciamo l'aliquota secca al 15%, non una lira di più. E saranno gli svizzeri a portare i soldi in italia e a mettere il segreto bancario. Noi scommettono sull uomo, il cittadino ha sempre ragione, lo stato ha torto a prescindere, a meno che non mi dia delle spiegazioni. Vergognatevi pseudo sinistri a continuare a tassare. Noi andiamo a prendre in mare gli immigrati, ma i marò sono ancora lì. L'impegno che mi prendo è che questa non sia la fine ma l'inizio. Io mi alleerò con 60 milioni di cittadini italiani. Qua ai costruisce l'alternativa non con chi si governa con Renzi.Forza Italia? Poi si vedrà, quando capiranno se sono maggioranza o opposizione si vedrà». Il progetto politico della Lega è quella di riuscire a raccogliere tutti coloro che sono delusi dalla politica renziana: «Il progetto è quello di riportare a votare milioni di italiani che hanno perso la fiducia». Poi l'annuncio della nascita di una politica europea, in alleanza con il Front National di Le Pen: «Entro primavera nasce gruppo con Le Pen in Europa. Prepariamoci a disobbedire perché l'obbedienza è complicità». E conclude Salvini: «Cambiare si può, se lo facciamo tutti insieme prendiamo il 51% che ci serve e Renzi va a lavorare. Noi non ci arrendiamo se non vi arrendete voi».
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