29 marzo 2024
Aggiornato 12:00
La Lega Nord contro la sentenza No Tav

La Magistratura ha liberato le mani ai seminatori di odio

Delusi i deputati leghisti che ieri avevano chiesto l'ergastolo per i No Tav, tutti e quattro assolti dall'imputazione principale di attentato con finalità terroristiche. Puntuali, arrivano le prime reazioni: per il Carroccio, con tali atteggiamenti assolutori «il crimine avrà sempre un alibi»

TORINO - «Se la giustizia è la prima ad avere 'clemenza' e a seguire atteggiamenti assolutori il crimine avrà sempre un alibi. Noi diciamo che la risposta ai fomentatori d'odio deve essere decisa e ultimativa. Bisogna dare segnali a chi confonde la protesta con la guerriglia: oggi quel segnale non è stato dato». I deputati leghisti Roberto Simonetti e Stefano Allasia, che ieri avevano chiesto l'«ergastolo» per i no Tav responsabili di violenze e tentativi di sabotaggio, parlano di «occasione mancata» commentando la sentenza che ha assolto dall'accusa di terrorismo i quattro No Tav arrestati il 9 dicembre 2013 per aver partecipato, come da loro ammesso, all'assalto notturno del cantiere della Torino-Lione di Chiomonte.

LE MINACCE NON SOSTITUISCANO L'INTERESSE PUBBLICO - «Da tempo chiediamo che siano inflitte pene esemplari a chi confonde il dissenso con la licenza di sabotare, ferire, distruggere, attaccare. Le grandi opere - di cui questo Paese ha enorme bisogno - non possono essere messe in scacco dai delinquenti»«Mai accetteremo che le minacce si sostituiscano all'interesse pubblico. Ci auguriamo che la giustizia comprenda che stroncare l'illegalità è oggi condizione necessaria per rilanciare l'economia del paese», hanno dichiarato i due deputati del Carroccio.

I NO TAV NON SONO TERRORISTI - Le parole dei deputati leghisti giungono dopo la sentenza di oggi, in cui l'accusa di terrorismo non ha retto. I quattro No Tav alla sbarra per l'assalto al cantiere di Chiomonte del maggio 2013 sono stati assolti dalla imputazione principale, quella dell'attentato con finalità terroristiche. Gli imputati sono stati condannati a 3 anni e 6 mesi di reclusione per gli altri reati, in particolare per la detenzione di armi da guerra e danneggiamenti seguito da incendio. Alla lettura della sentenza una quarantina di No Tav presenti tra il pubblico ha gridato: «Libertà, libertà».