25 aprile 2024
Aggiornato 16:30
Enti locali esasperati dalla Legge di stabilità

Brunetta: «Le regioni sparano a zero contro Renzi»

Il presidente dei deputati di Fi sta dalla parte degli enti locali, che si battono contro la manovra finanziaria del governo Renzi: "Anci e regioni hanno sparato a zero contro la Legge di stabilità e hanno ragione: rischiano il fallimento".

ROMA - «Non solo le disastrose audizioni di ieri, che hanno spinto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, a gridare addirittura al complotto, ma oggi anche l'Ufficio parlamentare di bilancio, e soprattutto Upi (Unione delle province d'Italia), Anci (Associazione nazionale comuni italiani) e regioni hanno sparato a zero in Commissione Bilancio alla Camera contro la Legge di stabilità».lo ha dichiarato Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia.

TUTTI CONTRO LA LEGGE DI STABILITA' - «Deludente, a quanto trapela, anche l'incontro governo-Anci - ha aggiunto Renato Brunetta - in corso a palazzo Chigi. Il punto non è tanto che a criticare la manovra siano rappresentanti renziani del calibro di Sergio Chiamparino e Piero Fassino, ma quello che ci preoccupa è il riflesso che le cattive norme contenute nella Legge di stabilità, tanto quelle riferite agli Enti locali quanto le altre, avranno sui cittadini italiani, vittime ancora una volta di un aumento indiscriminato della pressione fiscale, a livello centrale e periferico. Ne deriverà un ulteriore blocco dei consumi e degli investimenti, quindi delle assunzioni. Crescita sotto zero e disoccupazione in aumento. Altro che bonus, altro che manovra espansiva. Grazie Renzi, grazie Padoan».

ANCHE LA UIL E' PRONTA ALLO SCIOPERO GENERALE - Non solo le regioni e gli enti locali si battono contro la Legge di Stabilità: «Se dopo le mobilitazioni dei pensionati del pubblico impiego, continuiamo a non essere ascoltati dal Governo, siamo pronti allo sciopero generale». A dirlo a Napoli è Carmelo Barbagallo, segretario generale aggiunto della Uil nel corso dell'attivo del sindacato. «La Uil è aperta alle riforme, ma prima serve il confronto - ha aggiunto Barbagallo - è necessario discutere del metodo delle problematiche di questo Paese. Vorremmo discutere del demansionamento, delle tutele che vanno allargate e non ridotte, degli 80 euro in busta paga da estendere anche ai pensionati. Anche sulla Legge di Stabilità siamo convinti che non ci siano i requisiti necessari per far uscire questo Paese dalla crisi", ha concluso.