20 aprile 2024
Aggiornato 17:30
Senza esclusione di colpi

La strategia del colpo di sonno

Da Forza Italia si levano accuse contro la decisione del premier di imporre un calendario "irragionevole", che sembra avere anche l'obiettivo di annientare per sfinimento le opposizioni parlamentari. Per Brunetta è un "gravissimo vulnus al processo di riforma costituzionale".

ROMA - Il premier Matteo Renzi ha deciso di imporre un'accelerata ai tempi, per evitare che il processo delle riforme subisca una pausa estiva dalle imprevedibili conseguenze. Meglio cercare di chiudere subito la partita, giocando d'azzardo sulla necessità di un calendario strettissimo e puntando, perché no, sullo sfinimento dei parlamentari.   

Brunetta: Il calendario proposto è un sequestro a oltranza - "Mi associo alla protesta del presidente dei senatori di Forza Italia, Paolo Romani, che ha definito 'irragionevole' il calendario proposto ieri dalla maggioranza nella conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama: sedute a oltranza fino al via libera definitivo al ddl Boschi" è quanto dichiara Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia. Poi aggiunge: «Chiediamo che si pronunci, su tale metodo, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. E' corretto forzare la mano mentre si discute la più importante delle riforme, la riforma della Costituzione? E' corretto imporre sedute fiume che difficilmente porteranno a migliorie del testo originario? E' giusto 'sequestrare' in questo modo un ramo del Parlamento?».

"Gravissimo vulnus al processo di riforma costituzionale" - Prosegue Brunetta: «Ricordiamo a noi stessi e lo ricordiamo anche al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che il Parlamento repubblicano è formato da due Camere: la Camera dei deputati e il Senato della Repubblica. Una riforma del Parlamento deve dunque essere condivisa dai senatori e dai deputati anche sulle regole del dibattito, che debbono garantire il massimo della agibilità politica per tutti. Giova inoltre ricordare al presidente Renzi che il regolamento della Camera garantisce e tutela a pieno l'iter parlamentare e il dibattito sulle riforme costituzionali: il regolamento esclude infatti per i progetti di legge costituzionale la dichiarazione d'urgenza (art. 69) nonché il procedere per votazioni riassuntive o per principi e, quindi, attraverso la segnalazione degli emendamenti (art. 85-bis)". Conclude Brunetta: «Chiediamo che tali basilari principi siano fatti propri, nella sostanza se non nella forma, anche dal Senato. In caso contrario ne deriverebbe un gravissimo vulnus al processo stesso di riforma costituzionale».

Mandelli: Renzi vuole annientarci per sfinimento  - «Renzi lancia un nuovo metodo di 'lotta' all'ostruzionismo: la strategia del colpo di sonno. Visto il calendario delle sedute a oltranza, evidentemente il premier spera di prendere per sfinimento i 'dissidenti'. Va bene la necessità di fare presto e l'aspirazione ad essere efficaci, va benissimo far lavorare i senatori, ma qui si tratta di cambiare la Costituzione: è lecito attendersi che i parlamentari possano votare con discernimento e consapevolezza di ciò che si esamina. Perché questo vuol dire democrazia" : dichiara in una nota il senatore di Forza Italia, Andrea Mandelli.

Gasparri:  Renzi e Boschi? Arroganti e incapaci - «Si può stare in Senato giorno e notte, sempre. Non esiste il problema di pause e ferie. Il rischio è di starci inutilmente. Renzi, Boschi e compagnia affrontano il tema della riforma costituzionale alternando arroganza e incapacità, e spesso con tutti e due i difetti ostentati contemporaneamente. Bisogna ascoltare, confrontarsi e anche cambiare quel che sarebbe bene cambiare", dichiara il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, che aggiunge: «Renzi vuol levare i massi dai binari. Ma se un treno sbatte contro un masso, vince il masso. A meno che uno pensi che un sasso enorme, un vero e proprio massone più grande di un masso, vinca nello scontro".