29 aprile 2024
Aggiornato 18:00
L'Aquila

Ritrovati la teca e il crocifisso di Wojtyla rubati. Ma all'appello manca la reliquia

Interrogati per una rapina, avrebbero ammesso anche il furto nella chiesetta di San Pietro alla Ienca e indicato dove avevano sotterrato il crocifisso e la teca. Ma sul brano della tonaca intriso del sangue del pontefice hanno fornito una versione che non convince e preoccupa gli investigatori

L'AQUILA - La squadra mobile della questura dell'Aquila ha ritrovato la teca ed il crocefisso di Papa Wojtyla rubati dal santuario di San Pietro della Ienca, continuano invece le ricerche della reliquia, un pezzetto di stoffa intriso di sangue. La posizione di tre giovani appena maggiorenni è al vaglio degli inquirenti.

CONTINUANO LE RICERCHE - Gli agenti, con la collaborazione del comando provinciale dei carabinieri, ha ritrovato nelle campagne vicino alla basilica di Collemaggio la teca e il crocefisso di Papa Giovanni Paolo II, trafugati dal santuario di San Pietro della Ienca, la scorsa domenica 26 gennaio. La polizia continua le ricerche della reliquia, un frammento di stoffa. Per il furto - ha spiegato la questura - la posizione di tre giovani italiani, poco più che diciottenni, è al vaglio del pubblico ministero della Procura dell'Aquila, David Mancini, titolare dell'inchiesta, che nelle prossime ore li sentirà in questura.