28 marzo 2024
Aggiornato 14:00
Conti pubblici

Brunetta, lo spread e il grande imbroglio

Duro il commento del capogruppo di Forza Italia: «Sul tema regna ancora molta confusione. Anche nel caso dei 100 punti recuperati nell`ultimo mese. Nessuno ha messo in conto che i nostri tassi sono sempre lì, attorno al 4%, mentre sono saliti dall`1 al 2% i rendimenti tedeschi»

ROMA - I commenti ottimistici sul calo dello differenziale fra i tassi d'interesse dei titoli pubblici italiani e tedeschi sono «l'ennesima dimostrazione che lo spread continua a essere un grande imbroglio». Lo ha affermato Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera, in un'intervista su Il Tempo.
«Sul tema - ha sottolineato l'ex ministro - regna ancora molta confusione. Anche nel caso dei 100 punti recuperati nell'ultimo mese. Nessuno ha messo in conto che i nostri tassi sono sempre lì, attorno al 4%, mentre sono saliti dall'1 al 2% i rendimenti tedeschi. Dunque lo spread è diminuito per il riequilibrio del mercato finanziario e non per i meriti del governo. Tra parentesi oggi abbiamo il tasso di disoccupazione più elevato di sempre e il paese è più povero di qualche anno fa».

Lupi: con spread sotto 200risorse per 8-10 miliardi - Se lo spread resterà sotto quota 200 punti per tutto il 2014 ci saranno 8-10 miliardi di euro di risorse in più da impiegare per il rilancio del Paese. È quanto dichiarato dal ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, a margine di un incontro su Expo. «Con lo spread sotto 200 per tutto il 2014 avremo 8-10 miliardi in più, ed è la dimostrazione che se si lavora insieme l'Italia può uscire dalla crisi», ha dichiarato Lupi.

Speranza: sullo spread Brunetta si ricrederà - «Evidentemente Brunetta è ancora euforico per i postumi dei festeggiamenti». Lo ha dichiarato in una nota Roberto Speranza, presidente dei deputati del Pd, commentando le dichiarazioni del capogrppo di Forza Italia a Montecitorio, che ha parlato di «imbroglio dello spread».
«E' a tutti noto che il governo del quale faceva parte ha portato l'Italia sull'orlo del precipizio e aggravato, anziché risolvere, la crisi economico e finanziaria. Se oggi l'Italia ha i conti in ordine, lo spread sotto 200 punti ed è nuovamente considerato un paese autorevole di cui fidarsi lo si deve ai sacrifici degli ultimi anni fatti per porre rimedio ai disastri della stagione di cui Brunetta è stato tra i massimi protagonisti».
«Passati i bagordi, siamo sicuri che anche il capogruppo di Forza Italia non potrà che prenderne atto».

La replica di Brunetta - «Peccato che l'amico Speranza non legga i libri che gli regalo. Avrebbe evitato di dire le solite banalità o di ripetere il solito mantra della sua parte politica, ancora intrisa, evidentemente, di propaganda di stampo sovietico». Lo ha affermato in una nota Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia, replicando alle affermazioni del suo omologo del Pd.
«Ai tempi dell'esplosione dello spread con il governo Berlusconi - ha proseguito Brunetta - i disoccupati e i cassintegrati erano la metà di adesso, il tasso di crescita era ancora positivo, il valore degli immobili era ai massimi livelli storici, i consumi non erano ancora crollati e la pressione fiscale era più bassa di tre punti rispetto all'attuale, il rapporto debito/Pil, infine, era più basso di quasi 10 punti».
«L'Italia allora - ha spiegato ancora l'ex ministro del governo Berlusconi - fu colpita da una violenta speculazione finanziaria usata scientificamente dal suo partito per far fuori il governo Berlusconi, legittimamente eletto. Nessun disastro nei conti pubblici, nessun precipizio. Lasci stare, il giovane Speranza, i luoghi comuni. Studi, se non vuole leggersi i miei libri, il meglio della letteratura sulla crisi a livello internazionale, che volentieri gli fornirò. Così - ha concluso Brunetta - farà meglio il suo mestiere. Con la propaganda e con le bugie non si va lontano».