Alfano al Cavaliere: il ddl stabilità usato come «pretesto per una crisi senza sbocco»
RP | RP | Il leader del Ncd: «Avevamo visto giusto, avevamo visto lontano. Sapevamo che sarebbe finita così e adesso siamo alla cronaca di un esito ampiamente annunciato. E' sbagliato sabotare il governo e portare il Paese al voto, per di più con questa legge elettorale, a seguito della decadenza del Cavaliere»
ROMA – Angelino Alfano ha rivendicato: «Avevamo visto giusto, avevamo visto lontano. Sapevamo che sarebbe finita così e adesso siamo alla cronaca di un esito ampiamente annunciato. Avevamo detto e ripetiamo che è sbagliato sabotare il governo e portare il Paese al voto, per di più con questa legge elettorale, a seguito della decadenza del presidente Berlusconi. Decadenza che consideriamo del tutto ingiusta».
Il leader del Nuovo centrodestra (Ncd) ha continuato, riguardo il passaggio all'opposizione di Forza Italia (Fi): «La legge di stabilità, che comunque non aumenta le tasse ed è ancora migliorabile alla Camera, però, è diventata una scusa, un pretesto che non regge di fronte alla difficoltà di un Paese che ha bisogno di buon governo e non del buio di una crisi senza sbocco e senza prospettive. Noi, dunque, continueremo a lavorare per l'Italia. Avevamo detto e ripetiamo che è sbagliato sabotare il governo e portare il Paese al voto, per di più con questa legge elettorale, a seguito della decadenza del presidente Berlusconi».