24 aprile 2024
Aggiornato 15:30
Centrodestra | Crisi PDL

Alfano: «La mia idea non è cambiata rispetto alla fine del 2012 quando lanciammo le primarie»

Il segretario del Pdl Alfano rilancia: «Alle prossime elezioni, il nostro candidato dovrà essere scelto attraverso consultazioni interne il più aperte possibile, alle quali partecipi il più alto numero di simpatizzanti». Protestano Fitto e Bondi

ROMA – Angelino Alfano è tornato a parlare di primarie del centro-destra, intervistato da Bruno Vespa.

PRIMARIE PER PROSSIME ELEZIONI - Il segretario del Popolo della libertà (Pdl) ha detto: «La mia idea non è cambiata rispetto alla fine del 2012 quando lanciammo le primarie (Beatrice Lorenzin era coordinatrice dei miei comitati). Io stesso, poi, le bloccai quando Berlusconi decise di ripresentarsi, e Giorgia Meloni ancora me lo rimprovera. Alle prossime elezioni, il nostro candidato dovrà essere scelto attraverso primarie il più aperte possibile, alle quali partecipi il più alto numero di simpatizzanti. Chi prende più consensi diventa il candidato».

NO AD ESTREMISMI IN FORZA ITALIA - Quindi il vice-premier ha avvertito, la nuova Forza Italia (Fi) non deve essere in mano a «forze estremiste»: «Il punto di separazione non è stato e non è il nome del nuovo partito, Fi, che richiama anni bellissimi, e neanche i ruoli personali, a cominciare dalla segreteria del partito. Le questioni sono sempre state tre, e cioè la linea del partito, la stabilità del governo e il futuro, ovvero la modalità attraverso cui si individua il futuro gruppo dirigente a cominciare dai prossimi candidati per tutte le competizioni, oltre all'idea di rilanciare un grande centrodestra sul modello della formidabile intuizione di Silvio Berlusconi del 1994 che ebbe enorme successo e che si ripeté nel 2001 con la Casa delle libertà. Un'alleanza delle forze politiche alternative alla sinistra, che condivisero un programma dentro una coalizione che vinse e governò per cinque anni. E a proposito della linea del partito, il nostro è stato sempre un grande movimento a guida e a prevalenza moderata. Non è un bene che finisca in mano a estremisti. Silvio Berlusconi non lo è, ma c'è il rischio che nella gestione pratica e quotidiana della comunicazione si prenda quella deriva».

PARTITO CENTRISTA CAVOLATA COSMICA - Comunque, ha chiarito il ministro degli Interni: «L'idea di far nascere un partito centrista che aderisca autonomamente al Partito popolare europeo (Ppe) è una cavolata cosmica. Il tema - ha aggiunto - non è di aggiungere allo schieramento un nuovo partito, ma di fare un grande centrodestra che unisca tutte le forze moderate e riformiste alternative alla sinistra, a cominciare da quell'area centrista che ha preso il 10 per cento dei voti e che, schierata con noi, ci avrebbe portato a una smagliante vittoria. È stata sempre la grande intuizione di Berlusconi: nel 1994 con lo sdoganamento del Movimento sociale italiano (Msi), nel 2001 con la nascita della Casa delle libertà, associandovi la Lega, e nel 2008 con la fondazione del Pdl. Non sono favorevole allo splendido isolamento di Fi, perché si rischia di cedere agli altri preziose alleanze, come quelle con Casini e con Monti».

FITTO, PRIMARIE SE AUTORIZZATE DA BERLUSCONI - Sulle primarie nel centrodestra è intervenuto anche Raffaele Fitto, capofila dei «lealisti» nei confronti di Silvio Berlusconi: «Io ragiono sul dopo Berlusconi, il giorno in cui Berlusconi autorizzerà il 'dopo'. Ricordiamo che lui ha fatto la campagna elettorale del 2013 dicendo che il candidato a palazzo Chigi sarebbe stato Alfano. Quindi sarà ancora una volta lui a decidere che cosa si farà».

BONDI, AMAREGGIATO DA ALFANO - Sandro Bondi invece ha attaccato Alfano per le sue parole sulla futura Fi: «Leggo con stupore misto ad amarezza le dichiarazioni Alfano contenute nel libro di Bruno Vespa. Per me Fi è un patrimonio che non dovrebbe essere intaccato con dichiarazioni così avventate e radicali. L'unica ragione per cui scelgo di restare in Fi è la leadership umana e politica del presidente Silvio Berlusconi, il quale fa bene a non lasciare Fi né ai supposti estremisti né tantomeno a coloro che non hanno dimostrato alcuna lealtà e solidarietà nei suoi confronti nel momento più difficile della sua vita personale».