Meloni: «Primarie condicio sine qua non per un'alleanza con le altre forze di centrodestra»
La Presidente dei Deputati di Fratelli d'Italia: «Serve il coraggio di far decidere agli italiani il candidato premier», Maroni: «Siano aperte a tutti, per noi corre Flavio Tosi». Alfano: «Partito è unito»
ROMA – Dopo aver riproposto il tema delle primarie nel centrodestra, Angelino Alfano ha ribadito la compattezza del Popolo della libertà (Pdl): «Io non sono abituato a porre condizioni. L'unità si è ritrovata nel momento in cui si è superato il punto di reale dissenso e cioè sulla stabilità del governo».
MELONI, PRIMARIE CONDIZIONE PER ALLEANZA - All'appello delle primarie ha risposto Fratelli d'Italia (Fdi), che da tempo ha proposto Giorgia Meloni come candidata: «Fratelli d'Italia considera la celebrazione delle primarie di coalizione una 'condicio sine qua non' per un'alleanza con le altre forze di centrodestra», ha sottolineato in una dichiarazione la presidente dei deputati Fdi Meloni.
ALFANO VADA FINO IN FONDO - «Siamo stati i primi - ha ricordato l'ex ministro- a rivendicare questa necessità perché crediamo che il centrodestra debba avere il coraggio di rimettere le scelte nelle mani degli italiani e far decidere loro il candidato alla presidenza del Consiglio. Per questo accogliamo positivamente le parole del segretario del Pdl Angelino Alfano, con l'auspicio che in questa occasione porti avanti fino in fondo la sua posizione. E siamo lieti che anche la Lega, come sostenuto oggi dal suo segretario Roberto Maroni, condivida questo percorso».
MARONI, PRIMARIE APERTE A TUTTI - Infatti Roberto Maroni ha commentato le aperture di Alfano sulle primarie come un «ottima» idea: «Abbiamo già pronto il nostro candidato, che è Flavio Tosi. Penso che la Lega alle prossime elezioni - ha detto il segretario del Carroccio - potrà ancora candidarsi con Fi o il Pdl, quello che sarà, a condizione che ci siano le primarie per tutti».
FITTO, FAVOREVOLE A PRIMARIE - Raffaele Fitto, capofila dei lealisti verso Silvio Berlusconi, ha spiegato che non è contrario allo svolgimento di primarie nel Pdl-Forza Italia (Fi), ma non in questo momento, quando la leadership è nelle mani dell'ex premier: «Da sempre sono favorevole alle forme di partecipazione diretta dei cittadini, e ho già avuto prova di sperimentarle positivamente. Quindi, non ho nulla contro lo strumento delle primarie in sé e per sé. Anzi».
SCEGLIERE LEADER QUANDO SERVE - «Quello che però non convince - ha proseguito Fitto - è il fatto di chiederle ora, come se qualcuno volesse superare una leadership che c'è, e che è stata ancora una volta ribadita da milioni di elettori. Invece, proporre ora le primarie significa ragionare come se Berlusconi non ci fosse: è questo ciò a cui diciamo chiaramente no».
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