28 marzo 2024
Aggiornato 11:00
Video-messaggio di Berlusconi

Brunetta scrive a Letta: «Sii più prudente, questa Giustizia nuoce alla Democrazia»

«Caro Enrico, le tue parole perentorie si scontrano con la realtà e il buon senso. Sono anzi proprio false. I dati oggettivi fanno emergere come la malagiustizia italiana incida pesantemente sulla qualità della politica in Italia»

ROMA - Renato Brunetta, capogruppo del Popolo della libertà (Pdl) alla Camera ha scritto una lettera aperta indirizzata al presidente del Consiglio, Enrico Letta invitandolo alla prudenza dopo che il premier ha criticato Silvio Berlusconi per le parole rivolte alla magistratura.

«Caro presidente Letta, caro Enrico, ieri hai detto come fosse un atto di fede: 'In Italia lo stato di diritto funziona'. Ancora: 'Siamo in uno stato di diritto, non ci sono persecuzioni (traduco: Berlusconi non è perseguitato)'. Sii più prudente. Queste parole perentorie si scontrano con la realtà e il buon senso. Sono anzi proprio false, se permetti», ha iniziato Brunetta.

ANALISI SCIENTIFICA: NOSTRA GIUSTIZIA NUOCE A DEMOCRAZIA - «Ti consiglio la lettura, ha proseguito, di un volume del 'Mulino' uscito in primavera dal titolo 'La qualità della democrazia in Italia'. Secondo gli autori, coordinati dal professor Leonardo Morlino, i dati oggettivi fanno emergere come la malagiustizia italiana incida pesantemente sulla 'qualità della democrazia in Italia', rivelandola 'non in linea con gli standard internazionali di rule of law (stato di diritto, ndr)'. Analisi scientifica, non giudizio politico di Forza Italia. Questa giustizia nuoce alla democrazia».

«Numerose sentenze della Corte europea dei Diritti dell'Uomo - ha ricordato Brunetta - stabiliscono l'esistenza di una violazione 'commessa dallo Stato italiano contro il diritto a un giusto processo'. Ok, presidente Letta?».

STAR POLITICIZZATE E IMPUNITE - «Studiosi non certo berlusconiani - ha sottolineato - affermano: non c'è solo la lentezza dei processi, ma 'la politicizzazione della magistratura, in particolare delle grandi sedi di Milano, Roma, Napoli e Palermo' a far emergere figure di magistrati caratterizzate 'da un mix di impunità, mediatizzazione estrema e politicizzazione senza simili nel mondo occidentale per visibilità mediatica e personalizzazione'. Ripeto: impunità, mediatizzazione, politicizzazione senza simili nel mondo occidentale! Altro che Stato di diritto. Ed è questo determina una 'fiducia comparativamente bassa (rispetto all'area Ocse) dei cittadini' nei confronti delle toghe».
«La critica, in particolare della professoressa Daniela Piana - ha scritto Brunetta - si appunta sul 'sistema di governo della magistratura (che) non alloca incentivi e sanzioni, vincoli e opportunità', il tutto in un contesto 'di uno sbilanciamento eccessivo in favore dell'indipendenza, senza che ad essa corrispondano meccanismi di controllo organizzativo interno».

LETTA, DIGLI DI SMETTERLA - «La diagnosi finale degli studiosi è grave: 'Una democrazia nella quale la funzione giudiziaria si trova ad avere un'agenda estremamente ampia e un raggio di azione che lambisce i limiti della politica non può non rischiare di perdere in legittimità'. E' ufficiale, è un dato di scienza: la magistratura italiana è politicizzata. Dille di smettere, presidente Letta...», ha concluso Brunetta.