26 aprile 2024
Aggiornato 06:00
Giustizia | Ineleggibilità Berlusconi

In Giunta pronti a bocciare la relazione Augello per «convalidare» Berlusconi

Pd, M5s e Scelta civica hanno 13 voti su 23 nell'organismo per le elezioni di Palazzo Madama. Nel caso il relatore non li convinca si aprirà la fase della «contestazione». Intanto i grillini depositano la richiesta di abolizione del voto segreto

ROMA - L'«epopea» della Giunta per le elezioni del Senato, chiamata a decidere della decadenza da senatore di Silvio Berlusconi condannato in Cassazione per frode fiscale, è quasi giunta alle battute finali.

ORA VOTO A RELAZIONE AUGELLO - Nella prossima seduta del 18 settembre, l'organismo si riunirà per per le dichiarazioni di voto e il voto sulla relazione di Andrea Augello del Popolo della libertà (Pdl). Il relatore ha proposto la «convalida» del seggio del Cavaliere ma, a meno di capovolgimenti di posizioni, la sua proposta sarà bocciata da Partito democratico (Pd), Movimento 5 stelle (M5s), Scelta civica (Sc), che hanno i numeri (13 su 23) per una comoda maggioranza in Giunta.

I PROSSIMI PASSI - Il voto sulla relazione Augello non concluderà la procedura. Nel caso di bocciatura il presidente della Giunta, Dario Stefàno di Sinistra ecologia e libertà (Sel), dovrà individuare un nuovo relatore e convocare poi, a dieci giorni di distanza, la seduta pubblica di «contestazione» della carica parlamentare, nella quale Berlusconi in persona o i suoi legali potranno portare nuove ragioni contro la decadenza. Poi la Giunta si riunirà in camera di consiglio per deliberare e passerà la pratica al presidente del Senato, Pietro Grasso, che dovrà calendarizzarla per l'aula.

LE ULTIME NOVITA' - A movimentare l'ultima riunione della Giunta, è stata la proposta del senatore socialista Enrico Buemi, che ha ipotizzato una sorta di «terza via» tra conferma e decadenza: Berlusconi potrebbe essere dichiarato decaduto non in forza della legge Severino ma della pena della interdizione dai pubblici uffici, che deve essere rideterminata dalla Corte d'Appello di Milano. A quel punto Berlusconi potrebbe rimanere in carica fino alla comunicazione ufficiale della sua cancellazione dai registri elettorali. Proposta » impraticabile» per Pd e M5S, e liquidata come «infondata» da Stefàno.
Poi è arrivata la notizia di un ricorso in Cassazione presentato da due avvocati estranei al collegio di difesa di Berlusconi, ricorso trasmesso anche alla Giunta del Senato nella speranza di bloccare la procedura di decadenza. L'iniziativa, che ha focalizzato la sua attenzione su presunte irregolarità nella composizione del collegio che ha condannato l'ex premier, è stata accolta con disinteresse dal presidente di Giunta. «E' un problema che non interessa i nostri lavori», ha commentato a caldo Stefàno.

M5S PRESENTA ABOLIZIONE VOTO SEGRETO - Intanto il M5s ha presentato ufficialmente la richiesta di modifica del regolamento del Senato per escludere il voto segreto (ora è possibile utilizzarlo se lo richiedono almeno 20 senatori, ndr), senza suscitare forti entusiasmi fra le altre forze politiche.