6 maggio 2024
Aggiornato 05:01
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Il New York Times: «Berlusconi ha finalmente esaurito le sue vite politiche?»

Il quotidiano d'Oltreoceano ha dedicato un'analisi al Cavaliere e al Belpaese. «La politica italiana è in un subbuglio che minaccia la sopravvivenza della fragile coalizione di governo, e anche l'esitante ripresa in Europa»

NEW YORK - «Berlusconi ha finalmente esaurito le sue vite politiche?». A chiederlo è il New York Times in un articolo in cui sostiene che l'ex premier potrebbe trovarsi di fronte alla sua fine politica nonostante la recente «vittoria» nell'abolizione dell'Imu e il suo partito sia al momento «il più popolare in Italia».

Il quotidiano ha descritto Berlusconi come il «polarizzante ex presidente del Consiglio e miliardario magnate dei media» che «ha dominato la politica italiana per due decenni, destreggiandosi tra scandali sessuali e processi per corruzione» culminati lo scorso luglio con la conferma della Cassazione italiana della condanna alla reclusione per frode fiscale.

A RISCHIO GOVERNO E RIPRESA IN EU - Adesso che una commissione parlamentare ne discuterà la decadenza dalla carica di senatore, ha proseguito il Times, «la politica italiana è in uno stato di subbuglio che minaccia la sopravvivenza della fragile coalizione di governo, mettendo anche a rischio l'esitante ripresa in corso in Europa».

Il giornale ha ricordato «gli avvertimenti degli analisti sulle probabilità che l'instabilità politica possa avere ripercussioni sulla terza economia europea, minando la fiducia degli investitori e alimentando il populismo anti-austerità che si è periodicamente manifestato nell'Europa meridionale».

IN ITALIA POLITICA DA OPERA - Il quotidiano ha sottolineato inoltre il carattere «da opera» della politica italiana dal Secondo Dopoguerra, con governi regolarmente caduti prima della scadenza del mandato e l'Europa che «osservava a distanza». Ma l'Euro e il progetto d'integrazione europea, ha continua il Nyt, avrebbero cambiato le cose tanto che ora «anche una crisi finanziaria nella piccola Cipro può minacciare la stabilità dell'area euro». Dunque «Bruxelles e Berlino devono rimanere attente ad un qualsiasi contagio verso l'esterno delle macchinazioni della politica italiana».

Il Nyt ha riportato la questione che riempie i media italiani: «Cosa farà Berlusconi?», ricordando il discorso del 4 agosto in via del Plebiscito, immediatamente dopo la condanna, in cui l'ex premier ribadiva il suo intento di andare avanti. «Il potere di indire nuove elezioni spetta al presidente della Repubblica e - ha continuato il quotidiano - se Berlusconi abbandona, Napolitano probabilmente proverebbe a formare una diversa coalizione di governo».
Vengono quindi riportate le parole di Sergio Fabbrini, esperto di politica alla Luiss di Roma, secondo cui «per lui (Napolitano, ndr) la stabilità, più delle riforme, è diventata l'aspetto più importante della politica italiana. Instabilità significa una perdita economica enorme».

M5S VINCE PER RABBIA ITALIANI - Il quotidiano ha poi ripercorso le questioni della controversa legge elettorale, della improbabile concessione della grazia del presidente della Repubblica a Berlusconi e dell'exploit del Movimento 5 Stelle come segnale di rabbia e disillusione verso la classe politica come dimostrato dai giovani italiani, che «sono particolarmente distanti, provati da disoccupazione e stagnazione dei salari». Secondo «molti analisti, la politica italiana si starebbe avvicinando ad un punto di flessione generazionale che coincide con l'anzianità di Berlusconi». Per il Nyt, una nuova vittoria del Popolo della Libertà potrebbe essere contrastata dalla candidatura, nel Partito Democratico, del «carismatico» sindaco di Firenze, Matteo Renzi.

BISOGNO DI ITALIA STABILE - Concludendo con le indiscrezioni di un collaboratore di Berlusconi che lo ha descritto come «lontanissimo dalle resa», il Times ha ricordato le parole dell'attuale presidente del Consiglio Enrico Letta all'ultimo G-20 di San Pietroburgo: «C'è bisogno di un'Italia stabile in termini politici, economici e finanziari».