«Consentire a Berlusconi di difendersi in Giunta»
Franco Marini, ex presidente del Senato, difende il compagno di partito dalle critiche arrivate dall'interno del partito: «Paradossali le critiche a Violante»
ROMA - E' giusto consentire a Silvio Berlusconi di argomentare la sua difesa in giunta per le elezioni ed è «paradossale» il dibattito nel Pd sulle parole di Luciano Violante. Franco Marini, ex presidente del Senato, difende il compagno di partito dalle critiche arrivate dall'interno del partito.
«Le stranezze del dibattito nel mio partito mi sorprendono sempre meno. La vicenda che ha coinvolto Luciano Violante ha, però, aspetti davvero paradossali. Violante è stato chiamato a chiarirsi dinanzi a parlamentari e dirigenti del Pd di Torino per aver sostenuto con ricchezza di argomenti (tra gli altri, l'intervento su l'Unità del 31 agosto) che la giunta per le elezioni e le immunità parlamentari, in particolare quando opera con i poteri di un organismo giurisdizionale, deve consentire pienezza di svolgimento delle prerogative della difesa qualunque sia il parlamentare sottoposto alla sua decisione. Ritengo questa posizione corretta ed utile soprattutto se ripenso alla selva di dichiarazioni rilasciate da tanti, anche membri della giunta, a partire dal momento della sentenza della Cassazione su Berlusconi».
Per Marini «non ci debbono essere dubbi di sorta sulla correttezza e lo spirito di giustizia di questo organismo. Perciò il lavoro va fatto con la massima serietà. Per quanto riguarda il merito della decisione compete pienamente alla giunta i cui componenti operano, ovviamente, senza vincoli di mandato. Il metodo di lavoro, secondo prassi consolidata, deve rispettare i tempi necessari per i dovuti approfondimenti e confronti ed evitare al tempo stesso tentativi strumentali di rinvio».
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