29 marzo 2024
Aggiornato 08:30
Giustizia | Processo Mediaset

Santanchè: «Contro Berlusconi disegno criminale»

La Deputata del PDL: «Se dovesse arrivare un 'no' sulla richiesta di moratoria dei lavori parlamentari capiremo che non c'è un governo di coalizione»

ROMA - «Se dovesse arrivare un 'no' sulla richiesta di moratoria dei lavori parlamentari capiremo che non c'è un governo di coalizione». Lo ha detto Daniela Santanchè del Pdl, ai microfoni di 24 Mattino su Radio 24, parlando dell'annuncio dei capigruppo alla Camera e al Senato del Pdl di chiedere una sospensione dei lavori dell'aula e delle commissioni. «Far cadere un governo - ha aggiunto Santanché - non è un'azione politica, è una conseguenza di un'azione politica».

Santanché ha criticato il premier Enrico Letta: «Il comportamento ieri di Letta a me non è piaciuto assolutamente per niente, mi sembra una di quelle tre scimmiette 'non vedo, non sento, non parlo'. Che il presidente del Consiglio ieri non abbia trovato un secondo, un minuto, una parola per stigmatizzare quello che era successo, io lo trovo un fatto grave».

La decisione della Cassazione di fissare al 30 luglio l'udienza del processo Mediaset a Berlusconi è, secondo Santanché, un gesto che va «certamente contro Berlusconi ma è ugualmente contro la pacificazione, è sicuramente contro questo governo». Poi l'attacco ad una parte della magistratura: «Che questa sia l'ennesima persecuzione giudiziaria nei confronti di Berlusconi è certo - ha detto Santanchè -. C'è un gruppo di magistrati che vuole prevalere sulla democrazia. Silvio Berlusconi ad oggi è stato indagato e processato 34 volte e sono i numeri che fanno capire che c'è questo disegno criminale da parte di alcuni. Viviamo in un Paese dove c'è un golpe, dove si cerca di cancellare la libertà, la democrazia. Io spero che gli italiani colgano il nostro dolore».

Infine, Santanché ha smentito le voci di un 'esilio' all'estero, 'stile Craxi', dopo un'eventuale condanna: «Silvio Berlusconi sta in Italia, combatte, perché vuole fare vincere quello che è vero, perché Berlusconi ha una cosa che nessun magistrato politicizzato o militante di un partito politico può togliere a Berlusconi: che è la forza della verità».