Monti in pressing per la Presidenza del Senato
Sarebbe questo l'obiettivo di Mario Monti, stando a quanto riferito da fonti sia di Scelta Civica che del Pd. Con i Democratici che però non sarebbero favorevoli a questo scenario, preferendo invece assegnare la presidenza della Camera ad un esponente Pdl. Possibile incontro nel pomeriggio con Napolitano
ROMA - Un pressing che viene descritto come «molto insistente», per ottenere da subito la presidenza del Senato. Sarebbe questo l'obiettivo di Mario Monti, stando a quanto riferito da fonti sia di Scelta Civica che del Pd. Con i Democratici che però non sarebbero favorevoli a questo scenario, preferendo invece - in mancanza di un accordo - assegnare la presidenza della Camera ad un esponente Pdl. Già nei giorni scorsi i montiani avevano affacciato una convergenza su un nome pidiellino per palazzo madama, per stoppare il tentativo di Bersani di dialogare con il M5S: ora potrebbero essere i senatori azzurri a convergere su Monti, in vista delle votazioni per il Quirinale dove i pidiellini puntano ad un presidente «di garanzia».
LARGA CONDIVISIONE - Una «disponibilità», spiegano fonti ufficiali di Scelta Civica, che comunque per Monti passa per una «larga condivisione» e che si inquadra sempre nell'ambito di arrivare a costruire un governo «stabile ed europeista», che «faccia le riforme per la crescita e lo sviluppo». E dunque con l'obiettivo di «costringere al dialogo Pd e Pdl» ed escludere «le forze antieuropee» ovvero il MoVimento 5 Stelle.
Ma il 'piano' di Monti deve superare prima di tutto un altro ostacolo: l'elezione allo scranno più alto di palazzo Madama comporterebbe infatti le dimissioni da presidente del Consiglio, sia pure in carica per i soli affari correnti. Passo dalle conseguenze imprevedibili, anche sul piano internazionale, considerando che la formazione di un nuovo governo appare ancora molto lontana. Tanto che dovrebbe essere imminente un colloquio tra Monti e il Capo dello Stato Giorgio Napolitano, in primo luogo per riferire del Consiglio Europeo di ieri, ma con ogni probabilità si affronterà anche quest'altro argomento. Del resto Napolitano è stato il primo - in queste settimane - a sottolineare nei suoi incontri internazionali che l'Italia è comunque 'dotata' di un governo. Appunto quello guidato da Monti.
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